"Chiediamo al Garante per la sorveglianza dei prezzi che sia presto avviata un'indagine". Arriva con queste parole la denuncia contro il caro benzina: l'Unione Nazionale Consumatori dice no ai continui aumenti dei petrolieri sul prezzo della benzina nonostante la diminuzione del prezzo del petrolio. "Bisogna intervenire quanto prima - dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell'associazione che lotta per la difesa dei consumatori - per porre rimedio ad una situazione che è ormai al collasso, anche attraverso una piena liberalizzazione della rete di distribuzione la cui frammentarietà costituisce un ostacolo alla libertà del mercato nel settore dei carburanti". L'associazione fa inoltre sapere che si terrà domani, 19 gennaio, l'incontro indetto dal Ministro Claudio Scajola con le compagnie petrolifere e con le associazioni in difesa dei consumtaori per fare il punto della situazione sul fronte caro-benzina e per cercare di mettere un freno ai continui rincari che vanno a gravare sulle famiglie italiane. "Un vertice necessario - ha dichiarato il segretario Dona - perché nonostante i ribassi registrati sul prezzo del petrolio, le tariffe dei carburanti continuano a salire pesando, ogni giorno di più, sulle tasche degli italiani. Nell'arco di una settimana i prezzi dei carburanti in Italia, tra i più alti in Europa, sono aumentati di oltre il 5%. Senza contare che la stangata della benzina si somma, come ad ogni inizio di anno, ai rincari del gas, della Rca auto, dei servizi idrici e bancari".
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