"Una volta completato l'iter di approvazione, il decreto legislativo avvierà un processo che consentirà di avere entro i prossimi 3 anni un'amministrazione nuova, digitale". È questo il commento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in seguito all'approvazione del Codice dell'Amministrazione digitale. Secondo quanto rende noto il governo infatti, a seguito dell'approvazione della Riforma della Pubblica amministrazione, (d.lgs. n. 150/2009), è stato approvato il 19 febbraio scorso il cosiddetto "CAD". Il codice, proposto dal Ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, si occupa di riorganizzare le pubbliche amministrazioni, semplificando i rapporti dei cittadini con le imprese, della sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio di dati tra PA e cittadini. Il nuovo codice consentirà quindi di ridurre fino all'80% i tempi per le pratiche amministrative e di ridurre i costi della giustizia. La dematerializzazione permetterà inoltre di ridurre circa un milione di pagine all'anno e di un risparmio quasi totale (del 90%) dei costi di carta e del loro impatto ecologico con un totale di risparmio di 6 miliardi in totale. La cosiddetta "PEC" (posta elettronica certificata) permetterà poi di risparmiare circa 200 milioni di euro per la riduzione delle raccomandate della P.A. ai cittadini. "L'obiettivo - si continua a leggere dalla nota - è quindi quello di evitare che strutture obsolete e procedure interminabili continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l'afflusso di capitali internazionali a vantaggio di Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa".
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