La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14.1.03, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 dello scorso 22 marzo, ha stabilito che la ratifica degli atti internazionali, da parte del governo, avverrà in tempi più stretti rispetto al passato. Le amministrazioni coinvolte, infatti, dovranno fornire il richiesto parere nel termine massimo di 30 giorni, decorso il quale il governo potrà procedere comunque. Ad ogni buon conto, l'amministrazione interessata potrà chiedere una proroga, che dovrà essere adeguatamente motivata, e in questo caso la direttiva prevede la possibilità di differire il termine a una data successiva. Al contrario, se entro il periodo prescritto l'amministrazione non farà sapere nulla o, comunque, non fornirà il parere e non chiederà la proroga, il governo potrà agire dando per acquisito l'assenso dell'amministrazione interessata.
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