Con la sentenza n. 10620, depositata il 17 marzo 2010, la Corte di cassazione ha stabilito che gli autovelox devono essere gestiti dalla polizia stradale: ogni utilizzo da parte di soggetti privati, configura abuso d'ufficio, perseguibile ai sensi dell'art. 323 del codice penale: lo ha stabilito la sesta sezione penale del palazzaccio precisando che l' "accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale ricade tra le attività prevista dall'art. 11 lett. a) del codice stradale e quindi costituisce servizio di polizia stradale non delegabile a terzi" inoltre "le apparecchiature eventualmente utilizzate per tale accertamento debbono essere gestite direttamente da parte degli organi di polizia stradale e devono essere nella loro disponibilità".
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