Secondo quanto emerge da un'inchiesta pubblicata sul mensile free press 'Pocket', lo stato Italiano "spende circa 38 milioni di euro ogni anno come riparazione verso i cittadini vittime di ingiusta detenzione o errori giudiziari'. Come si legge nel numero di Maggio 'Dal 2001 ad oggi la cifra erogata complessivamente e' di 383 milioni di euro, con il dato relativo al 2010 ovviamente ancora parziale. Nel frattempo circa il 50% degli oltre 66mila detenuti e' composto da presunti innocenti. Sono infatti 15.241 i detenuti in attesa di primo giudizio, 8.182 quelli in attesa della sentenza d'appello, 5.011 i ricorrenti e 1.750 gli 'imputati misti', vale a dire detenuti in attesa di primo giudizio che sono anche appellanti, o ricorrenti, per altri fatti a loro carico, o ricorrenti che sono anche appellanti, in ogni caso senza nessuna condanna definitiva'. 'Chi ha subito una ingiusta detenzione ha la possibilita' di fare richiesta di equa riparazione e la cui entita', calcolata in 235,82 euro per ogni giorno di detenzione, non puo' eccedere i 516.456,90 euro, l'equivalente del vecchio miliardo di lire - spiega Pocket - Chi invece e' vittima di errore giudiziario, ossia chi dopo i tre gradi di giudizio viene prosciolto a seguito di un processo di revisione, puo' reclamare un indennizzo maggiore. E' attualmente fermo in Senato un disegno di legge bipartisan, che vede come primo firmatario il presidente della Commissione Giustizia Filippo Berselli'.
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