Spigolando tra le novità della fabbrica di San Pietro che sta diventando la Riforma del Codice Stradale ci si imbatte in palesi ingiustizie. Entrare in città alla guida di un'autovettura Euro 2 (o chi circola con un diesel anche Euro 4 ma senza FAP nei giorni di blocco decisi dal Sindaco per ragioni di inquinamento) e lanciare l'automobile a 220 orari in autostrada o a 115 in città? Per il legislatore è la stessa, identica cosa! Sì, perché la sanzione è la medesima: multa variabile da €155,00 ad €624,00 e 10 punti decurtati dalla patente. Comprendiamo la foga ambientalista ma qui si sta realizzando qualcosa di palesemente incongruente. Il Codice della Strada, in primo luogo, mira alla sicurezza della circolazione. Speriamo che si elabori un emendamento a tale equiparazione di disparate condotte prima della definitiva approvazione.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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