L'Etuc (confederazione europea dei sindacati) ha segnalato alla Commissione europea, in relazione alla recente revisione della direttiva approvata dal comitato esecutico, che "Il principale obiettivo della direttiva sull'orario di lavoro e', e deve rimanere, la tutela dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che comporta un orario di lavoro lungo e irregolare". Come spiega l'Etuc, la direttiva andrebbe rafforzata per tenere conto dei nuovi rischi e "i lavoratori dovrebbero essere attrezzati con diritti e strumenti piu' forti per adeguare l'orario di lavoro alle loro esigenze. [...] Comunque, qualunque inziativa di modificare la direttiva deve innanzitutto porre fine al meccanismo dell'opt-out e rispettare le sentenze della Corte di giustizia europea sul lavoro a chiamata". John Monks, segretario generale dell'Etuc, ha sottolineato in particolare che "Con la Carta dei diritti fondamentali le istituzioni europee devono farsi carico dei propri doveri anche in maniera piu' seria, quindi garantendo a ogni lavoratore nella Ue il diritto a limitare il proprio orario per salvaguardare la propria salute, sicurezza e dignita' nel lavoro".
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