In un comunicato stampa di contribuenti.it sono stati resi noti i dati di un indagine sulle imposte più odiate dagli italiani con rifarimento all'anno 2010. Lo studio condotto dal constribuenti.it è stato commissionato dal Tribunale dei diritti del contribuente. Attraverso lo Sportello del Contribuente è stato intervistato un campione di cittadini maggiorenni residenti in Italia. Ne è emerso che le tasse più odiate sono le imposte indirette che si pagano senza tener conto del reddito pro capite. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dall'associazione "Se, infatti, sembra logico da parte del cittadino partecipare al prelievo fiscale collettivo in maniera progressiva rispetto al reddito percepito durante l'anno, non sembra altrettanto accettabile vedersi tassare ripetutamente in base ai consumi. Tale imposizione colpisce il cittadino senza tener contro della propria capacità contributiva in dispregio al dettato costituzionale". Come spiega l'associazione le imposte indirette incidono paradossalmente sulle famiglie più povere e in alcuni casi si assiste ad una doppia imposizione indiretta "come nel caso dell'applicazione dell'IVA sulle accise presente sull'acquisto di carburante o nel consumo di energia elettrica". Ma non basta. Come spiega contribuenti.it solo 1 cittadino su 5 capisce perché paga le tasse mentre gli altri si considerano sudditi di una amministrazione finanziaria troppo burocratizzata che viola i diritti dei contribuenti con la conseguenza che viene incentivata l'evasione fiscale.
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