Il Consiglio nazionale forense, con riferimento alla questione dell'ammissibilita' delle tariffe massime forensi, sottolina che "le stesse sono sempre state considerate a favore del cliente contro eventuali pretese esorbitanti dei professionisti, ferma restando la loro piena negoziabilita'". Per questo il CNF "accoglie con soddisfazione le conclusioni dell'Avvocato generale della Corte di Giustizia delle Comunita' europee nella causa 565/08, intentata dalla Commissione europea contro l'Italia per la vigenza di tariffe massime forensi". Si tratta di conclusioni, spiega il CNF che "confermano quanto dall'avvocatura sempre sostenuto, ritenendo il sistema tariffario pienamente compatibile con le regole comunitarie della concorrenza". Tutto questo conferma "l'attenzione dell'Unione europea nei confronti del ruolo dell'avvocatura nel processo e nella societa'. Circostanza da ultimo rafforzata dall'ingresso del Cnf nella Rete giudiziaria europea, sistema nato per promuovere la cooperazione in tema di processo civile e commerciale e l'utilizzo degli strumenti processuali comunitari da parte degli operatori nazionali. L'ingresso del Cnf costituira' una occasione per una loro maggiore diffusione presso il ceto forense'. Il Consiglio si augura ora che la Corte di Giustizia si pronunci confermando le conclusioni dell'Avvocato generale.
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