In una lettera scritta dal presidente dell'Oua si denunciano i pericoli per la giustizia civile che possono discendere dall'attuazione dell'ultima proposta dell'Esecutivo. "La giustizia civile va a scomparire triturata da un ulteriore inceneritore giudiziario - Scrive de Tilla - Dopo la stesura di un programma di priorita' nella trattazione delle cause pendenti da parte del Presidente del Tribunale o della Corte d'Appello, il giudice senza ascoltare le parti e i difensori nomina un 'ausiliario' previa consultazione di un albo formato senza alcun criterio selettivo (qualita', professionalita', competenza specifica) dal capo dell'ufficio giudiziario". "A questo imprecisato - aggiunge De Tilla - viene affidato il compito di studiare celermente l'incartamento e di preparare una decisione che viene comunicata alle parti costituite. Ai difensori e' consentito di dichiarare entro 30 giorni dalla comunicazione se intendono accettare la proposta di decisione. In realta' non piu' il giudice, ma un suo 'ausiliario' di improbabile terzieta' e competenza diventa il 'factotum' del processo e le parti e i difensori non hanno piu' scampo". "Siamo alla rottamazione del processo civile e dei diritti dei cittadini", afferma De Tilla, si tratta infatti di un emendamento che arriva dopo l'introduzione della mediazione obbligatoria e senza avvocato "tesa - scrive de Tilla - a far trascorrere un anno senza poter notificare l'atto di citazione" e dopo l'annuncio che le separazioni e i divorzi saranno affidati ai notai. L'Oua avverte: se non si elimina questo emendamento la protesta dell'Avvocatura sara' durissima mentre è necessario aprire un tavolo di lavoro "del Ministro con l'Oua, il Cnf e le componenti associative dell'Avvocatura per trovare soluzioni efficaci e pertinenti per lo smaltimento dell'arretrato civile".
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