Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, commentando la recente sentenza della Corte di Cassazione che dice no al carcere preventivo per gli studenti bulli ha dichiarato durante un'intervista all'AdnKrnos, di condividere la decisione. Rembado pone l'attenzione prima di tutto sul ruolo della scuola: "anche le scuole dovrebbero prima di tutto tentare di recuperare questi casi anziche' guardare alla funzione afflittiva. La funzione di recupero, in generale, e' scarsamente adottata nel nostro Paese ma dovrebbe valere ancora di piu' quando in ballo ci sono dei minorenni". "Ovviamente - continua Rembado - di fronte ad una sentenza passata in giudicato e' giusto che gli studenti che si sono resi protagonisti del bullismo subiscano la decisione dei giudici ma nel frattempo mi pare che sia condivisibile sconsigliare il carcere preventivo. In ogni caso la scuola dovrebbe sempre cercare di recuperare i ragazzi".
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