Il prossimo 31 dicembre dovrebbe venire meno uno strumento che è stato accolto con estremo favore da migliaia di cittadini italiani: le detrazioni fiscali del 55% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, in grado non solo di ridurre i consumi energetici delle abitazioni interessate, con beneficio sia delle famiglie in difficoltà per la crisi economica, che del sistema Paese, in cronica deficienza di risorse energetiche, ma anche di diminuire le emissioni di CO2, contribuendo a migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città. Ovviamente le detrazioni rappresentano, altresì, un notevole impulso allo sviluppo dell'industria, tanto che, secondo dati forniti dall'associazione Federazione Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni, il ritorno economico globale per l'Italia nell'arco di quattro anni, pari a quasi quattro miliardi di euro, è stato addirittura maggiore della diminuzione di entrata per l'Erario. La grande utilità di questa misura, del resto, è stata esaltata dalle associazioni di categoria del settore, dai sindaci, dalle Regioni, dalle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera e, di recente, perfino dal sottosegretario all'Economia e alle Finanze, Luigi Casero. Ora si è aggiunta anche una raccolta di adesioni on line, che si collega da una lettera aperta, indirizzata al nuovo Ministero per lo Sviluppo Economico e al Presidente del Consiglio, con la quale si motiva la richiesta di una proroga dello strumento fiscale in esame. L'indirizzo cui collegarsi via web per offrire il proprio sostegno è il seguente: http://www.cinquantacinquepercento.it/2010/10/07/appello-per-la-proroga-delle-detrazioni-del-55/.
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