Proco è la parola di oggi: è il pretendente alla mano di una donna. L'unico, frequente utilizzo che se ne conosca in lingua italiana è riferito ai Proci dell'Odissea, capeggiati da Antinoo, principi di Itaca che aspiravano alla mano della tetragona Penelope, consorte di Ulisse. Da proco deriva il verbo 'procari', 'domandare, esigere con sfacciataggine'; e sempre da proco discende l'aggettivo PROCACE che sarebbe riferito più all'atteggiamento di una persona che alla conturbante avvenenza di una parte del corpo; infatti, la comune radice di entrambe le parole è -tenetevi forte!- 'preghiera' dalla radice 'prex'. Tant'è che il pretendente finisce per rivolgere preghiere sempre più insistenti nel manifestare le proprie intenzioni. Lo stalking ancor non esisteva al tempo dell'ignoto autore (questione omerica). Il vocabolo 'seno' deriva abbastanza chiaramente da golfo, insenatura, piega della veste, lembo rigonfio, anche se l'etimologia vera rimane oscura. Il significato vira su ventre materno nel passaggio dal latino all'italiano: "Benedictus fructus ventris tui" recita l'Ave Maria, poi tradotta in "Benedetto il frutto del tuo seno". E' interessante seguire l'INCUBAZIONE dei vocaboli: le parole sono vive e nulla è lasciato al caso. Attualmente i più capienti serbatoi di neologismi sono la tv, i media in genere e l'informatica, che hanno soppiantato i letterati nel conio del linguaggio. Se il Presidente della Camera, On. Gianfranco FINI, avrà successo nella sua operazione politica che sta ponendo fine ad un'era (parola da cui a propria volta deriva erario), ben presto avremo giocoforza "fiellini" per definire gli appartenenti a "Futuro e Libertà", al momento relegati in un equivoco "futuristi", che equivarrebbe a seguaci del movimento artistico-letterario di cui padre fu Filippo Tommaso MARINETTI. Un'altra caratteristica del linguaggio dev'esser la chiarezza: prima era la "Lega Nord" per non creare equivoci usando la sola parola "Lega"; ora ch'è il più antico partito italiano per consunzione degli altri, tutti capiscono che ci si riferisce al movimento creato dall'Umberto BOSSI. Ogni giorno nasce qualche vocabolo nuovo, mentre altri cadono nella desuetudine e, quindi, pian piano muoiono. Ma poi accade che rinascano. Nella lingua parlata 'procace' assume un univoco riferimento: ad una parte reificata del corpo femminile (ed invece era riferito in origine alla persona-uomo che domanda la mano di una fanciulla), per lo più il seno formoso, abbondante, che, a tacer del richiamo sessuale, nell'inconscio maschile lascia immaginare che quella donna un dì sarà un'ottima nutrice per la prole. In fin dei conti unica, animalesca ragione dell'attrazione uomo-donna è la finalità della riproduzione, tant'è che la vecchiaia (al momento l'età massima raggiunta è 122 anni e spiccioli) è, per così dire, un'invenzione moderna correlata al progresso: l'uomo è stato creato per campare quei cinquant'anni che coincidono più o meno con l'età fertile della donna. Che, però, quella donna che ha in dono un seno abbondante e, per l'appunto, procace sia esposta per tale sua caratteristica ad un licenziamento lo apprendiamo dalla realtà statunitense di oggi. Accade in Florida alla Deveraux Foundation, azienda sanitaria di Orlando, "The City Beautiful", capoluogo della Contea di Orange: Amy-Erin BLAKELY non è certo una nuova bomba-sexy, ma una donna di 44 anni, pare capace e preparata, che occupa un ruolo dirigenziale per sei anni ed un brutto giorno viene licenziata perché ha il seno troppo grande. Le misure eccessive distraggono i colleghi uomini nelle riunioni di lavoro. Ora sarà una Corte a giudicare il licenziamento in tronco. "A difendere la quarantatreenne -ricorda il "Corriere della Sera online"- sarà Gloria ALLRED, noto avvocato americano che recentemente ha avuto come cliente Rachel Uchitel, una delle presunte amanti di Tiger Woods". La Blakely in conferenza stampa rimarca di non avere mai indossato abiti particolarmente attillati e provocanti evitando, in particolare, scollature profonde. L'Azienda respinge in blocco le accuse e ricorda che in ditta più della metà degli alti dirigenti è donna. Il 6 giu '10 Studio Cataldi si occupò dell'analogo caso di Lorenzana, dipendente della City Group di ceppo portoricano parimenti licenziata perché troppo sexy. Dedico questa news a tutte le ragazze che non si piacciono dalla cintola in sù e meditano di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva. Lasciate stare! Investite semmai tempo e danaro nel Vostro sapere, viaggiate, leggete, studiate, fatevi un'idea compiuta del concetto di legalità e di democrazia e prendetelo a modello-guida, vivete con curiosità e fregatevene altamente se il vostro CORPO non corrisponde al modello di bellezza ora imperante; comprendo che non avrete mai l'ebbrezza di essere chiamate schedine, grechine, letterine, veline, bensì DONNE: persone apprezzate da chi Vi merita, da chi si accorgerà della Vostra competenza ed abilità, della Vostra preparazione, della Vostra tenacia e della Vostra abnegazione, della Vostra maturità mentale e fisica. E non sarete elementi decorativi, da cambiare quando non servite più. Quando la moda cambia e ritorna la donna grissino e poi di nuovo quella tutta tette. Avete fatto caso che in tv i volti delle donne mature non ritoccate sono stati banditi? Gli uomini, poi, sono sempre in abito completo e cravatta, le donne, che potrebbero essere le loro figlie o anche nipoti, sono pressoché nude, di cornice. I commenti degli attempati signori, anche quando vorrebbero atteggiarsi a gentiluomini, sono del tipo Foro Boario e mercato del bestiame. Andatevi invece a prendere una foto dell'astrofisica Margherita Hack ventenne, atletica, slanciata, plastica, bella, quand'era una promessa dell'atletica. Ma quanto rimane straordinariamente interessante oggi, a distanza di più di sessant'anni: è il suo cervello, la sua umanità, la sua parola che sono straordinari e da fuori si percepiscono eccome. Stesso discorso vale per Rita Levi Montalcini. O per Carla Fracci e Sara Simeoni: datevi questi modelli, non ve ne pentirete, nessuno vi butterà mai via come se foste cosificate, UMILIATE nel reggiseno debordante e nelle labbra gonfie di silicone. Fidatevi. Ne va del Vostro DIRITTO a non far da cornice agli uomini. Tra l'altro, sono arcisicuro che un innesto vigoroso di donne nelle Istituzioni di questo sfibrato Paese farebbe precipitare il tasso di corruzione e di corruttibilità. Ricordate Renzo ARBORE con le sue Ragazze Coccodè, con Miss Nord e Miss Sud? Che precursore con la sua satira graffiante e l'umorismo divertentissimo. Aveva detto tutto nel 1987 (mi pare che l'idea gli germogliò in testa il 7 giu '87). Diceva "Nannarella" MAGNANI al truccatore che stava per coprirle le rughe: "Lasciamele tutte, non me ne togliere nemmeno una, ci ho messo una vita a farmele".
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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