Secondo quanto rende noto il Censis gli ultraottantenni nel 2030 saranno 5,4 milioni con un incremento rispetto ad oggi del 54%. Inevitabile non pensare allora al sistema del welfare specie se si pensa che il 68% degli italiani è preoccupato per il proprio reddito in vecchiaia. Secondo il Censis ben un italiano su tre si sente a rischio di povertà e solo una percentuale minoritaria ritiene che il sistema di welfare fornisca una copertura adeguata. Ciò che più preoccupa, si legge nel comunicato stampa dell'istituto di ricerca, è la condizione di futuri pensionati. "Il 28% degli italiani è molto preoccupato e il 40% abbastanza preoccupato per il fatto che il proprio reddito in vecchiaia sarà insufficiente a garantire un livello di vita dignitoso. I due dati sono superiori ai valori medi europei, pari rispettivamente al 20% per le persone molto preoccupate e al 34% per quelle abbastanza preoccupate" L'invecchiamento della popolazione certamente avrà il suo impatto sui futuri scenari sociali. Sempre nel 2030 "ci saranno 4 milioni di persone non attive in più a fronte di una diminuzione di 2 milioni di attivi". All'invecchiamento della popolazione - continua il censis - è poi "associato l'aumento delle malattie cronico-degenerative e delle disabilità, che richiederanno l'impegno di grandi risorse sul fronte assistenziale".
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