Un centinaio di automobilisti, rimasti intrappolati nelle autostrade italiane, tra il 17 e il 18 dicembre, in occasione della bufera di neve che ha colpito, in particolare, il centro-nord del Paese, ha proposto una class action contro Autostrade per l'Italia, chiedendo un risarcimento tra 500 e mille euro, secondo il numero delle ore per cui si è rimasti bloccati. L'udienza è stata fissata per il 16 marzo 2011, davanti al giudice di pace di Roma. Respinta, quindi, l'adesione all'accordo tra Autostrade per l'Italia e le associazioni dei consumatori, i quali avevano sottoscritto un accordo, che prevedeva un risarcimento non fisso, ma secondo tre fasce, dipendenti dal numero di ore di blocco, nonché dalla presenza di donne in gravidanza, bambini e anziani. I risarcimenti andrebbero dal pagamento del solo pedaggio fino a 300 euro. Le associazioni dei consumatori hanno respinto la class action degli automobilisti, in quanto ritengono che l'accordo del 21 dicembre sia migliore e più equo e che la citazione degli agguerriti automobilisti sia solo un tentativo di speculazione sull'accaduto. Dal canto loro, gli automobilisti giustificano l'azione, sottolineando come la società delle autostrade non si sia attivata tempestivamente, né con i mezzi adeguati, per assicurare assistenza a quanti erano rimasti intrappolati nella neve.
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