E' la prima vittoria contro la Pubblica Amministrazione in Italia, tramite l'azione collettiva della class action. E' la stessa Codacons , che aveva dato il via all'azione, che comunica la notizia, dopo la sentenza del Tar del Lazio (n° 552/2011). La Codacons, infatti, aveva proposto un'azione collettiva contro il Ministero dell'Istruzione, per richiedere un risarcimento a favore delle famiglie che avevano mandato i figli in classi numerose e sovraffollate, cioè al di là dei limiti normativi previsti. Il Tar ha accolto il ricorso, concedendo al Ministero un lasso di tempo di 120 giorni, per approntare un piano di edilizia scolastica e organizzativo, tale da risolvere il problema delle cosiddette classi "pollaio". La Codacons aveva richiesto 2500 euro per famiglia, argomentando del danno esistenziale che tale sovraffollamento avrebbe procurato ai ragazzi coinvolti in tali aule. Secondo l'associazione in difesa dei consumatori sarebbero gli stessi insegnanti a subire un danno. Inoltre, sarebbero a rischio sovraffollamento ben 12000 classi, il 28% del totale. La questione è destinata senz'altro a proseguire e non risolversi con questa sentenza. Difficile che il risarcimento possa avere attuazione, anche in considerazione dell'enorme numero di persone coinvolte nel caso e dalla quasi impossibilità pratica di dimostrare i requisiti richiesti per ottenere il risarcimento. Ma la questione sollevata, per lo meno, ha il merito di accendere i fari su un problema molto italiano.
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