Bologna non è più la città di un tempo. Lo dicono soprattutto i bolognesi, che hanno oramai sfatato il mito della città perfetta e dall'indiscussa qualità della vita. Ora, invece, da anni i cittadini di Bologna sono molto arrabbiati, si sentono inascoltati e chiedono alla classe politica di cambiare molte delle cose che non vanno, come il trasporto pubblico. Sì, perché molti non sanno che a Bologna la vita degli automobilisti è diventata col tempo insostenibile, tra vigili elettronici e multe a raffica, oltre al prezzo che lievita della benzina. Ma la goccia che sta facendo traboccare il vaso della rabbia dei bolognesi è il rincaro deciso dall'Atc del prezzo del biglietto dell'autobus, che passerebbe a 1,20 euro e a 1,50 euro se si paga a bordo, rendendo la già città più cara città d'Italia, quanto a tariffe di trasporto pubblico, ancora più salassata. Il problema, lamentano le voci in città, è che il biglietto rincara, si rende la vita difficilissima a chi utilizza l'auto privata e le alternative per il trasporto pubblico sono molto carenti, dato che la metropolitana non decolla, per cui chi volesse utilizzare i mezzi pubblici, dovrebbe necessariamente rivolgersi all'autobus. E le associazioni dei consumatori chiedono al Commissario reggente del Comune di Bologna, la Dott.ssa Cancellieri (il sindaco si è dimesso la primavera scorsa), di intervenire. Il troppo è troppo!
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