Continua lo scontro durissimo tra i tassisti romani e i rappresentanti dei consumatori, sulla questione dell'aumento delle tariffe, previsto da una delibera comunale, al momento sospesa dal Tar del Lazio, dopo il ricorso delle associazioni. Ora, i tassisti, che si considerano nell'angolo, chiedono al Sindaco Alemanno un intervento immediato per approvare in via provvisoria un aumento delle tariffe di 2 euro fisse per ciascuna corsa, in attesa di un ricorso al Consiglio di Stato, che ritengono assolutamente doveroso che il Campidoglio faccia. Il Sindaco , dal canto suo, non avrebbe intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato, semmai ritiene più opportuno un accordo con le parti, per emanare una nuova delibera concordata. Le associazioni, intanto, si dicono sconcertate dalla proposta avanzata dai tassisti, giudicandola una follia, frutto di chi ha perso la testa. I tassisti non vogliono cedere di un millimetro e lamentano che l'aumento delle tariffe sia una condizione essenziale per la sopravvivenza della loro categoria. Nel frattempo, piovono critiche sul Sindaco Alemanno dal suo stesso partito. Donato Robilotta, a capo della corrente riformista del Pdl, giudica incomprensibile l'atteggiamento corporativo della giunta, dopo che lo stesso governo Berlusconi ha approvato un piano di liberalizzazioni dei servizi pubblici locali.
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