Ha interrotto le trasmissioni Dahlia Tv, l'emittente che mandava in onda le partite di otto squadre minori della serie A (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese) e di tutta la serie B. Non ce l'ha fatta la società, in mano alla Telecom per il 10%, e poi controllata da una società svedese. Troppo alti i costi, mentre non giungevano i denari pattuiti con la casa madre. La televisione, a dire il vero, prima di buttarsi sul calcio, era diventata nota in Italia per le sue trasmissioni hot, mandando in onda film hard, sebbene di dubbia qualità Adesso che Dahlia Tv non c'è più, circa 300 mila abbonati rischiano di trovarsi con un pugno di mosche in mano. Ecco allora che l'associazione in difesa dei consumatori, l'Adoc, ha voluto dare un aiuto, attraverso la creazione di una mini-guida, dove si potranno ottenere informazioni utili per evitare di rimetterci. In concreto, sarebbero due le mosse principali da fare; sospendere gli addebiti bancari e disdire l'abbonamento, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno. Per chi, invece, avesse acquistato solo la ricaricabile, senza abbonamento annuale, si potrà ottenere il rimborso del credito residuo, attraverso le stesse procedure di cui sopra.
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