Sarebbero 12 mila le famiglie truffate dall'azienda di mobili Aiazzone, di proprietà Gianmauro Borsano e Renato Semeraro. Secondo un servizio de "Le Iene", andato anche questo mercoledì in onda, ben 12 mila ignari consumatori avrebbero prenotato mobili, pagando un acconto e accendendo prestiti, per consegne che non sono mai giunte a destinazione. Nessun numero di telefono risponde alle famiglie imbufalite, che in moltissimi casi, attendono i mobili da anni. Presso la sede di Aiazzone le saracinesche sono abbassate e si rilevano anche pietrate ai cancelli e addirittura un proiettile, quasi sicuramente per mano dei clienti esasperati. Non solo: ben 850 dipendenti di tutti i punti vendita dell'azienda attendono gli stipendi arretrati. Eppure, a sentire alcune testimonianze del personale ex impiegatizio dell'azienda, si fatturava fino a 12 milioni di euro al mese, ma certe fatture venivano emesse con importi gonfiati fino a 4-5 volte la reale somma dovuta verso alcune imprese. E intanto Fiditalia continua ad esigere le rate delle finanziarie, malgrado l'oggetto della compravendita di fatto non esista più. A tale proposito, Codacons fa sapere che il Codice di Consumo, nonché una direttiva europea prevedono in questi casi l'immediata sospensione delle rate e la restituzione delle rate pregresse pagate dai clienti truffati.
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