L'Assemblea della Camera ha approvato la proposta di legge che ha per oggetto "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, nonché al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, in materia di remissione tacita della querela". Oggi l'Art. 152 del codice penale, dispone che "Vi è remissione tacita, quando il querelante ha compiuto fatti incompatibili con la volontà di persistere nella querela". La proposta di legge vuole ora occuparsi di quei procedimenti dei quali i querelanti si disinteressano fin dalle prime fasi. Come si legge nella relazione introduttiva, la proposta di legge mira "a integrare l'articolo 152 del codice penale, prevedendo l'inserimento, nei decreti e negli avvisi prodromici alle varie tipologie di udienze, di appositi avvertimenti rivolti al querelante. Trattasi di avvertimenti che sollecitano la presenza in aula del querelante ai fini della valutazione della reale e persistente volontà di proseguire con l'azione penale già radicata". In base alle nuove disposizioni si potrà insomma ampliare il raggio delle situazioni in cui sarà possibile considerare rimessa tacitamente la querela in caso di inerzia del querelante o di fatti accaduti da cui si renda palese la volontà di non portare avanti il procedimento. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
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