Quattordici anni dopo arriva l'assoluzione definitiva per i Serenissimi, i tre padovani che nella notte del 9 maggio 1997 assaltarono il Campanile di San Marco a Venezia. La Sesta Sezione Penale della Cassazione ha depositato oggi le motivazioni della sentenza con la quale ha rigettato il ricorso della Procura veneziana, assolvendo Cristian Contin, Flavio Contin, e Gilberto Buson dall'accusa di banda armata e di eversione dell'ordine democratico. Le motivazioni della sentenza, seppur chiare ed in linea con la decisione del 2007 della Corte d'Appello del capoluogo veneto, faranno certamente discutere e costituiranno un precedente importante nella materia in questione. La Cassazione, infatti, pur riconoscendo nei Serenissimi un organismo associativo con programma eversivo e intento a perseguire atti di violenza, ne certifica, di fatto, l'idoneità a livello strumentale: l'incapacità di poter perseguire lo scopo eversivo a causa della carenza di mezzi strumentali. I due "thanki" con i quali i tre Serenissimi assaltarono il Campanile di Piazza San Marco sono stati considerati, si legge nelle motivazioni della Sesta Sezione penale della Cassazione, solo "rudimentali trattori", difficilmente identificabili come "mezzi eversivi". Un capitolo triste della recente storia del Bel Paese è chiuso per sempre ma, al di là della decisione della Cassazione, il significato di un atto irresponsabile e insensato, rimarrà, come un' ombra, nell'arduo percorso della "costituente" coscienza nazionale.
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