LUCA VACCARI _ CEO at A. F. & G. - Siamo entrati nell'ultimo trimestre di questo 2014, e per quanto riguarda le previsioni economiche e di crescita del mercato del lavoro, il Governo ha fatto sapere che la Spagna conoscerà uno sviluppo del PIL pari all'1.3 percento per quest'anno, che diventerà del 2 percento nel corso del prossimo anno. La notizia è molto positiva anche in termini di ripresa del lavoro, considerando che dopo ben sei anni di cancellazione di posti di lavoro, ne saranno creati nel biennio più di 600'000.
Queste performance del sistema economico spagnolo sono da inquadrare entro una panoramica globale sull'Europa che registra comunque delle performance non propriamente eccellenti, sebbene, anche in seguito alle decisioni della BCE e a riforme fiscali, le dinamiche economiche dovrebbero cambiare in positivo. Non bisogna inoltre dimenticare, sempre in rapporto alla Spagna, che l'economia iberica nel corso del 2013 ha conosciuto una contrazione dell'1.2 percento.
Quali sono quindi gli elementi che si possono ritenere alla base di questa buona ripresa da parte del sistema economico spagnolo? In primo piano, ci sono i dati positivi che riguardano il mercato del lavoro, dopodiché, ci sono quelli relativi invece alla propensione alla spesa da parte di imprese e famiglie, nonché sulla dinamica positiva di stipendi e prezzi. In seconda analisi, poi, contribuiscono anche le migliori condizioni di credito, il fisco rinnovato e l'export.
In modo particolare, però, l'accento viene posto dall'ottima sinergia che si è venuta a creare dall'incremento del livello dei consumi e il costo del lavoro moderato, che permette di avere un'inflazione in leggero aumento. L'obiettivo è infatti, da una parte, confermare una performance positiva in termini di competitività, pur tuttavia, senza causare un'erosione del potere di acquisto dei salari.
Nelle previsioni che riguardano la dinamica del PIL, il Governo sottolinea comunque come per il 2015, nel tasso di crescita previsto del 2 percento, sia da considerare importante la domanda interna in progressione dell'1.8 percento, a fronte di una crescita dell'export dello 0.2 percento. Se l'economia europea dovesse avviarsi globalmente alla crescita, anche grazie ai tassi di cambio favorevoli, la performance dell'export nel 2015 potrebbe essere un incremento del 5.2 percento.
In questo quadro, quindi, lo stesso mercato del lavoro potrà approfittare di condizioni ideali per un riassorbimento della disoccupazione, grazie a un costo del lavoro contenuto e, nello stesso tempo, alla flessibilità dei contratti. Per l'anno prossimo, infatti, il Governo si attende una crescita dell'impiego pari all'1.4 percento, esattamente il doppio di quella prevista per il 2014.
Rispetto alle stime precedenti - che risalgono al Piano di stabilità di aprile - il mercato del lavoro spagnolo crescita di 0.1 punti percentuali in più nel corso di quest'anno e di 0.8 punti percentuali in più per il 2015. Nel complesso, la disoccupazione dovrebbe calare al 22.2 percento entro la fine del prossimo anno.
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