A cura dell'Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto; email: barbara.pirelli@gmail.com
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Immagine di copertina: opera d'arte di Ottaviani Tamara- Locorotondo- Bari-
Qui di seguito 48 micro news sulle più recenti pronunce giurisprudenziali
Questa settimana: Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere: foto Facebook utilizzabili in sede di separazione. Commette reato il coniuge che non paga il mutuo; la domanda per il risarcimento dei danni per infedeltà coniugale può essere chiesta in sede di separazione? Nulla la vendita di un immobile abusivo anche se c'è stato il rogito davanti al notaio; la decurtazione dei punti dalla patente rende il valore della causa indeterminabile? Il professionista che ha dipendenti deve sempre pagare l'Irap?
1. Commette reato il coniuge che non paga il mutuo.
Risponde del reato di cui all'art. 570 c. p. (violazione degli obblighi assistenza familiare) il coniuge che non versa il mantenimento a moglie e figli ma allo stesso tempo e' perseguibile penalmente per lo stesso reato anche il coniuge che non paga il mutuo.
Infatti, tra i mezzi di sussistenza deve ricomprendersi anche l'alloggio familiare; non pagando il mutuo il coniuge obbligato rischia di far perdere alla moglie e ai figli la casa in cui vivono.
Corte di Cassazione sentenza n. 33023 del 24 luglio 2014
2. Risarcimento danni per infedeltà coniugale.
Con questa sentenza il Tribunale di Arezzo fa una puntualizzazione non da poco; in buona sostanza si chiarisce che in sede di separazione personale dei coniugi non possono essere presentate contestualmente sia la domanda di addebito che quella di risarcimento dei danni subiti nell'ipotesi in cui uno dei coniugi abbia violato il dovere coniugale della fedeltà.
La domanda per il risarcimento dei danni subiti, a causa dell'infedeltà del coniuge, deve essere presentata in altra sede perché i riti procedimentali sono differenti inoltre le due azioni non sono legate dal vincolo della connessione.
Tribunale di Arezzo sentenza n. 591 del 13 giugno 2014.
3. Diffamazione.
Il diritto di cronaca si sostanzia nell'interesse pubblico alla diffusione delle notizie ma nel momento in cui una notizia venga diffusa sui mezzi di informazione, compresi i siti web, deve essere prima di tutto vera e se ci sono delle inesattezze e' necessario comunicarle.
Allo stesso modo se una persona venga coinvolta in una inchiesta e' giusto diffondere la notizia ma parimenti deve essere comunicata la chiusura delle indagini e l'eventuale estraneità della persona all'inchiesta che l'ha vista protagonista.
Di conseguenza, non aggiornare l'articolo che ha riportato la notizia, senza fare rettifiche e precisazioni, integra il reato di diffamazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 27535 del 2014
4. Genitore ostruzionista.
Con la separazione a dividersi e' la coppia mentre i genitori non si separano dai figli o meglio non dovrebbero essere separati; nella realtà, invece, le cose vanno diversamente perché spesso il genitore collocatario della prole tende ad assumere atteggiamenti ostruzionisti nei confronti dell'altro coniuge decidendo come e quando i figli debbano poter vedere l'altro genitore.
Bene, le cose non funzionano esattamente così perché il diritto di visita in sede di separazione e' disciplinato dal giudice, dunque, il genitore collocatario e' tenuto a rispettare le disposizioni del giudicante senza prendere iniziative di sorta.
Di conseguenza se il genitore collocatario non osserva le disposizioni del giudice commette il reato di mancata osservanza di un provvedimento del giudice (art. 388 c.p.) inoltre, se trattiene con se i figli impedendo in ogni modo di farli vedere all'altro genitore può incorrere anche nel reato di sottrazione di persona incapace (art.574 c.p.); questo e' quanto è stato ricordato con una recente sentenza della Cassazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 33452 del 2014
5. Omicidio colposo.
Questa storia giudiziaria e' davvero drammatica e nella vita, purtroppo, può capitare a tutti di dover fare i conti con momenti di panico durante i quali ci si può trovare disperatamente a salvare la vita di una persona cara.
In questa vicenda un figlio nel tentativo disperato di salvare il padre, che stava soffocando dopo aver ingoiato un boccone, ha cercato di aiutare il padre utilizzando un compressore.
Ovviamente questa disperata soluzione ha avuto effetti drammatici causando la morte dell'uomo; il figlio e' stato quindi condannato per omicidio colposo ma la Cassazione ha fatto cadere l'accusa riconoscendo lo stato di necessità in considerazione dello stato disperato in cui si era trovato il figlio nell'intento di salvare il padre.
Corte di Cassazione sentenza n. 53070 del 19 dicembre 2014
6. Immobile abusivo.
Deve considerarsi nulla la vendita di un immobile abusivo anche se c'è stato il rogito davanti al notaio.
Perché il trasferimento dell'immobile sia valido e' necessario che chi vende produca la licenza o la concessione ad edificare oppure nell'ipotesi in cui l'immobile sia stato costruito abusivamente all'atto della vendita bisogna produrre gli estremi della concessione rilasciata in sanatoria, inoltre, devono essere indicati anche gli estremi dell'avvenuto versamento delle prime due rate dell'oblazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 25811 del 5 dicembre 2014
7. L'affidamento condiviso non è negoziabile.
Con questa ordinanza il Tribunale di Varese fa una precisazione non da poco; in pratica viene chiarito che la regola dell'affidamento condiviso non è negoziabile dai genitori e in particolar modo non è consentita una rinuncia all'affidamento bigenitoriale da parte di uno dei partner, questo perché si tratta di un diritto del fanciullo e non dei genitori.
Logica conseguenza e' che laddove i genitori, i sede di separazione consensuale, intendano stabilire l'affido esclusivo sono tenuti a specificare le circostanze concrete, dettagliate e specifiche che rendano l'affidamento condiviso un pregiudizio per il minore o comunque inadeguato.
Tribunale di Varese ordinanza del 21 gennaio 2013
8. Mantenimento dell'ex coniuge.
Gli Ermellini con questa pronuncia chiariscono che il coniuge impossidente o con una carenza reddituale che chiede il mantenimento all'ex non deve dimostrare in maniera dettagliata e precisa le proprie condizioni economiche perché è sufficiente che si limiti ad allegare una condizione inadeguata.
Sarà poi il giudice a valutare l'effettiva difficoltà economica del richiedente ricorrendo alla prova per presunzioni tratta dalle dichiarazioni dell'obbligato e dalla valutazione complessiva del tenore di vita in costanza di matrimonio.
Corte di Cassazione sentenza n. 21614 del 20 settembre 2013
9. Reato di evasione.
"E' inutile suonare qui non vi aprirà nessuno"così cantava Adriano Celentano nel celebre brano "Soli" ma in questa vicenda giudiziaria le cose sono andate diversamente dal testo del celebre brano musicale.
Infatti, ad un uomo ristretto agli arresti domiciliari gli è' stato contestato il reato di evasione perché gli agenti di polizia hanno cercato di mettersi in contatto con l'uomo suonando ripetutamente al citofono senza però avere alcuna risposta.
Bene questa condotta e' stata considerata come assenza illegittima dell'uomo
dal proprio domicilio, quindi, acclarata evasione.
Corte di Cassazione sentenza n. 53550 del 23 dicembre 2014
10. La decurtazione dei punti dalla patente rende il valore della causa indeterminabile?
La risposta e' no; infatti, nel caso in cui si presenti una opposizione avverso un verbale elevato per aver violato le norme del Codice della Strada, il valore della causa sarà calcolato in base al valore della sanzione principale pecuniaria e non sulla sanzione accessoria di decurtazione dei punti dalla patente di guida.
Quindi è errato credere che la controversia sia di valore indeterminabile prendendo come riferimento la sanzione accessoria della decurtazione dei punti sulla patente.
Corte di Cassazione sentenza n. 26800 del 18 dicembre 2014
11. Il professionista che ha dipendenti deve sempre pagare l'Irap?
Per fortuna, a volte, alcune imposte non si pagano; di conseguenza alcuni professionisti possono tirare un sospiro di sollievo perché anche se hanno dei dipendenti non sempre sono tenuti a pagare l'Irap.
Piu' in dettaglio il professionista non è tenuto a versare l'Irap solo se riceve un mero aiuto cioè se l'apporto del lavoro altrui non eccede il minimo indispensabile.
Nel caso di specie un medico del SSN non ha pagato l'Irap per aver assunto una segretaria.
Corte di Cassazione sentenza n. 26991 del 19 dicembre 2014
12. Sinistro stradale.
Può accadere che un minorenne, pur essendo in possesso di valida patente di guida per ciclomotori, decida però di trasportare un amico sul proprio "motorino" violando le norme del Codice della Strada; nell'ipotesi di sinistro stradale la polizza assicurativa è comunque operativa salvo che nelle condizioni della polizza non sia espressamente previsto che il trasporto di un passeggero, in violazione dell'art. 79 C.d.S., rende inoperante la garanzia.
Quindi la Cassazione ha ritenuto legittima la chiamata in giudizio della compagnia assicurativa del ciclomotore, da parte del trasportato, per ottenere il risarcimento dei danni patiti nel sinistro.
Corte di Cassazione sentenza n. 20190 del 25 settembre 2014
13. Possesso ingiustificato di chiavi false o grimaldelli.
Risponde del reato in oggetto (art.707c.p.) anche chi venga beccato con un cacciavite in una situazione ambigua.
Nella vicenda in questione un uomo veniva fermato dalla Polizia mentre, con fare sospetto, circolava in una piazza cercando di disfarsi di un cacciavite.
Il cacciavite era lungo circa 25 cm e l'uomo aveva tentato di sbarazzarsene facendolo scivolare a terra e cercando di allontanarsi.
La Cassazione date le circostanze ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Palermo che aveva condannato l'uomo, per il reato in questione, a sei mesi di arresto (oltre alla confisca e alla distruzione del materiale sequestro).
Corte di Cassazione sentenza n.53653 del 23 dicembre 2014
14. Concorso in associazione a delinquere.
Un veterinario della Asl e' stato condannato per il reato di " concorso in associazione a delinquere"(art. 416 c.p.) per aver annunciato preventivamente un controllo a campioni.
Si può configurare il reato in oggetto nell'ipotesi in cui sussista un'organizzazione, seppure preesistente all'ideazione e commissione dei reati.
Dunque, la partecipazione all'associazione sussiste anche se non sia finalizzata a priori alla commissione di uno o più reati.
Corte di Cassazione sentenza n. 53635 del 23 dicembre 2014
15. Giudizio direttissimo.
Nel caso in cui la persona arrestata, a causa di un legittimo impedimento, non possa partecipare all'udienza questo tipo di impedimento non è un motivo ostativo per la richiesta di convalida dell'arresto e contestuale giudizio direttissimo.
Corte di Cassazione sentenza n. 53850 del 30.12.2014
16. Il marito che non versa l'assegno di mantenimento e' sempre penalmente responsabile?
Non sempre il marito obbligato al mantenimento di moglie e figli, che non versa l'assegno, e' penalmente responsabile .
Con questa sentenza la Cassazione precisa che per integrare la fattispecie del reato di cui all'art. 570, comma 1, c.p. non solo bisogna verificare l'inadempimento all'obbligo di corresponsione dell'assegno di mantenimento ma è necessario valutare che l'inadempimento sia ricollegabile ad una scelta volontaria dell'obbligato, che quindi non abbia reali difficoltà ma che deliberatamente non tenga conto del vincolo di assistenza ancora sussistente.
Corte di Cassazione sentenza n. 52393 del 17 dicembre 2014
17. Locazione commerciale.
Il conduttore non può ridurre in maniera arbitraria il canone di locazione.
Con questo provvedimento la Cassazione ha puntualizzato che
nel caso in cui il contratto di locazione sia turbato dall'inadempimento del locatore e consistente nei vizi della cosa locata, l'autoriduzione del canone di locazione, esercitata arbitrariamente dal conduttore, deve considerarsi illegittima.
In caso di inadempimento il conduttore può solo domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, mentre sarà compito del giudice valutare l'importanza dello squilibrio tra le prestazioni dei contraenti.
Corte di Cassazione sentenza n. 26540 del 17 dicembre 2014
18. Mancata comparizione del coniuge.
Cosa accade in sede di divorzio se uno dei due coniugi non compare all'udienza presidenziale?
In questi casi, dopo che sia stato regolarmente instaurato il contraddittorio tra le parti, se uno dei coniugi non compare all'udienza spetterà alla discrezionalità del presidente valutare l'opportunità di fissare una nuova udienza per tentare la conciliazione tra le parti, ad ogni buon conto nella valutazione di una nuova udienza il giudice dovrà tenere conto anche delle ragioni che hanno determinato la mancanza del coniuge.
La decisione del presidente non è sindacabile in sede di legittimità .
Corte di Cassazione sentenza n. 22112 del 17 ottobre 2014
19. Addebito della separazione.
Può considerarsi una valida ragione di addebito l'ipotesi in cui, in attesa della separazione, l'altro coniuge senza il consenso dell'altro trasferisca la residenza del minore?
In un caso simile i giudici di legittimità hanno dichiarato inammissibile la richiesta di addebito perché sia l'affidamento che la residenza del minore, dopo la separazione dei coniugi, è stata decisa in sede giudiziale.
Corte di Cassazione ordinanza n. 26638 del 17 dicembre 2014
20. Mantenimento figli.
Il genitore obbligato e' sempre tenuto a versare l'assegno per il mantenimento dei figli; se non adempie a questo obbligo non solo incorre in responsabilità penali(art. 570 c.p.- violazione degli obblighi di assistenza familiare-)ma un'altra conseguenza negativa può essere quella di vedersi negare il rilascio del passaporto e l'autorizzazione all'espatrio, se da tutto ciò può determinarsi un danno al minore.
Tribunale di Vercelli decreto del 12 dicembre del 2014
21. Licenziamento.
La legittimità di un licenziamento prescinde dalla sentenza di assoluzione emessa nei confronti del lavoratore.
Nel caso di specie un dipendente (un supervisore alla produzione) era stato assolto dal reato di furto per essersi impossessato di alcune schede di memoria dal valore commerciale modesto.
Bene, a parere dei giudici di legittimità l'assoluzione del lavoratore in sede penale non impedisce al giudice civile di valutare quelle circostanze come fatti idonei per la validità del licenziamento; infatti, le contestazioni di tipo disciplinare vanno valutate in modo autonomo e con criteri diversi.
Corte di Cassazione sentenza n. 13 del 5 gennaio 2014
22. Accordi tra coniugi.
Con questa sentenza i giudici di piazza Cavour precisano che: nell'ipotesi di coniugi senza figli l'assegnazione giudiziale della casa coniugale toglie valore all'accordo privato sottoscritto dai coniugi prima della separazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 23001 del 29 ottobre 2014
23. Reversibilità al figlio maggiorenne .
Quando un figlio maggiorenne ha diritto alla pensione di reversibilità del proprio genitore?
Il diritto alla pensione di reversibilità spetta al figlio superstite maggiorenne che sia stato riconosciuto inabile al lavoro e che al momento della morte del genitore sia "a carico del genitore".
Secondo la Cassazione la locuzione "a carico del genitore " non deve necessariamente consistere in una forma di convivenza o in una situazione di totale dipendenza economica da parte del figlio.
In questa vicenda giudiziaria il diritto alla pensione di reversibilità e' stato riconosciuto al figlio maggiorenne che aveva da sempre coabitato con il padre, non aveva redditi e non svolgeva alcuna attività lavorativa.
Corte di Cassazione ordinanza n . 26642 del 7 17 dicembre 2014
24. Multa per eccesso di velocità .
Ricevere una multa non è mai un piacere ma spesso, se vi sono i presupposti, e' possibile proporre opposizione avverso il verbale di contestazione sperando in un accoglimento.
Così la Cassazione ha ritenuto che la multa per eccesso di velocità debba essere considerata illegittima tutte le volte in cui c'è discrepanza tra l'orario indicato sul verbale e quello riportato sullo scontrino del Telelaser.
Corte di Cassazione sentenza n. 22883 del 29 ottobre 2014
25. Licenziamento.
Nel caso in questione una donna era stata licenziata perché secondo la società per cui lavorava aveva disatteso le disposizioni dell'azienda svolgendo le mansioni anche stando seduta anziché stando solo in posizione eretta.
La Corte di Appello aveva dichiarato illegittimo il licenziamento perché attraverso prove testimoniali era stato dimostrato che le mansioni potevano essere svolte correttamente anche in posizione seduta.
Anche la Cassazione ha dato torto alla società che ha dovuto reintegrare la donna nel posto di lavoro oltre a versarle il pagamento delle retribuzioni maturate fino alla data della reintegra.
Corte di Cassazione sentenza n. 27240 del 2014
26. Disciplina delle pubbliche affissioni.
Con questa pronuncia i giudici di legittimità precisano che: la disciplina per le pubbliche affissioni deve essere rispettata non solo per i messaggi pubblicitari ma anche per i messaggi a contenuto ideologico.
Nella vicenda in questione ad un uomo era stato elevato un verbale da parte della polizia municipale perché aveva affisso un manifesto di propaganda ideologica senza effettuare la dichiarazione richiesta dall'art. 8 del decreto; di conseguenza aveva violato l'art. 24 del d. lgs. n. 507/1993.
Corte di Cassazione sentenza n. 22361 del 22 ottobre 2014
27. Peculato d'uso.
Non può essere condannato per il reato di peculato d'uso il pubblico ufficiale che faccia con il telefono dell'ufficio effettua telefonate per fini personali, anche senza che vi siano ragioni d'urgenza.
Nel caso in oggetto la Cassazione pronunciandosi in tal senso ha richiamato una precedente pronuncia delle sezioni unite(Cass. Sez. U. n. 19054/2013).
secondo cui: "l'utilizzo del telefono d'ufficio da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di un pubblico servizio per fini personali e al di fuori dei casi d'urgenza o di specifiche legittime autorizzazioni può integrare il reato di peculato d'uso solo "se produce un danno apprezzabile al patrimonio della P.A. o di terzi ovvero una lesione concreta alla funzionalità dell'ufficio".
Diversamente, l'utilizzo personale del telefono dell'ufficio deve ritenersi penalmente irrilevante se non presenta conseguenze economicamente e funzionalmente significative.
Corte di Cassazione sentenza n. 46282 del 10 novembre 2014
28. Iscrizione di Ipoteca.
Equitalia prima di iscrivere ipoteca, nell'ipotesi di debiti contratti dal contribuente, e' tenuta ad inviare un preavviso per garantire il contraddittorio nei confronti del contribuente anche nella fase pre-contenziosa.
Dunque, rientra nell'inalienabile diritto di difesa, garantito dall'art. 24 della Costituzione, dare al contribuente la possibilità di essere ascoltato prima
(informandolo con un preavviso) di procedere con una iscrizione di ipoteca.
Corte di Cassazione Sez. U. sentenza n. 19667 del 2014
29. Furto di acqua.
La vicenda affrontata dagli Ermellini vede come protagonista una coppia di coniugi che si era approvvigionata di acqua rimuovendo i sigilli apposti al contatore dopo l'interruzione della fornitura.
La difesa aveva sostenuto che il gesto della coppia era stato determinato da uno stato di necessità; il Tribunale di Livorno aveva emesso sentenza di assoluzione nei confronti dei due coniugi accusati di furto aggravato.
La questione giungeva in Cassazione e in questa sede si deduceva l' erronea interpretazione dell'esimente di cui all'art. 54 c.p. (stato di necessità);
infatti, lo stato di necessità non poteva ravvisarsi perché a 50 metri dall'abitazione vi era una fontanella pubblica quindi la famigliola avrebbe potuto far fronte all'esigenza di dissetarsi recandosi quotidianamente alla fontana.
In considerazione di queste argomentazioni la Cassazione accoglieva il ricorso.
Corte di Cassazione sentenza n. 41069 del 2 ottobre 2014
30. Videosorveglianza nelle aule scolastiche.
Questa sentenza "vintage" anno 2012 ha affrontato un tema sempre attuale e cioè i casi di violenze registrati ai danni degli alunni da parte degli educatori.
Questa pronuncia ha chiarito che nel caso in cui sussita un "fumus delicti" il pubblico ministero, senza l'intervento del Gip, può autorizzare l'installazione di dispositivi di videosorveglianza all'interno delle aule scolastiche.
Ad avviso della Cassazione le aule scolastiche non rientrano nella definizione di domicilio perché si tratta di luoghi aperti al pubblico all'interno dei quali possono accedere un numero indeterminato di persone anche senza essere preventivamente identificate.
Dunque, le registrazioni audio e video sono quindi da considerarsi del tutto legittime, se previamente autorizzate dal magistrato (ma non necessariamente dal Giudice).
Corte di Cassazione sentenza n. 33593 del 03 settembre 2012
31. Affidamento in prova al servizio sociale.
Può ritornare ad esercitare l'attività di imprenditore o manager chi supera senza problemi il periodo di affidamento in prova al servizio sociale .
Secondo questa pronuncia della Cassazione deve essere superato l'orientamento secondo cui la misura alternativa alla detenzione non può cancellare le pene accessorie.
Nel caso di specie i giudici di Piazza Cavour hanno accolto il ricorso presentato contro l'ordinanza del tribunale di Ravenna che limitava alla sola pena detentiva l'effetto estintivo.
Dunque, l'efficacia estintiva della pena vale su «ogni effetto penale» .
Corte di Cassazione sentenza n. 52551 del 18 dicembre 2014
32. Responsabilità medica per lo shock anafilattico.
E' penalmente responsabile il medico che non chiede al paziente se abbia riscontrato delle allergie ad uno farmaco che dovrà essergli somministrato; la responsabilità si ravvisa anche se sulla cartella clinica non siano riportate notizie in merito.
Di conseguenza, e' stato affermato il principio che il medico, visitando un paziente, non può fare affidamento sull'anamnesi compiuta dal medico del pronto soccorso ma è tenuto a chiedere con esattezza se il paziente abbia manifestato delle allergie ad un farmaco specifico.
Corte di Cassazione sentenza n. 34239 del 4 agosto 2014
33. Caduta del pedone.
Il Tribunale di Cagliari con questa sentenza ha chiarito che: " il pedone che cade rovinosamente al suolo, a causa di lavori eseguiti non "a regola d'arte", non ha diritto al risarcimento se tuttavia l'insidia era ben visibile e non particolarmente insidiosa.
Dunque, la responsabilità della caduta e' imputabile all'anziana signora caduta accidentalmente sull'asfalto perché non ha prestato la dovuta attenzione mentre camminava, quindi il comune non è tenuto a risarcire il pedone anche se la copertura dell'asfalto non era stata eseguita a "regola d'arte".
Tribunale di Cagliari sentenza n. 2205 del 18 luglio 2014
34. Il lavoratore può registrare un colloquio telefonico intercorso con il datore di lavoro?
Secondo questa sentenza della Cassazione la registrazione di un colloquio telefonico intercorso con il datore di lavoro deve considerarsi lecita se lo scopo e' quella di utilizzarla in un giudizio civile.
In buona sostanza il dipendente aveva registrato la conversazione telefonica perché voleva utilizzarla successivamente nel giudizio di impugnazione del licenziamento.
La condotta posta in essere dal lavoratore non lede il vincolo di fiducia con il datore di lavoro rapporto che si basa sull'affidamento che il datore deve avere sulle capacità lavorative del dipendente inoltre l'attività di registrare la conversazione integra la scriminante dell'esercizio del diritto di difesa ai sensi dell'art. 51 c.p. perché detta attività e' orientata all'acquisizione di prove a suo favore.
Corte di Cassazione sentenza n. 27424 del 2014
35. Mantenimento figlio maggiorenne.
Quando il genitore obbligato a versare l'assegno di mantenimento(in favore del figlio maggiorenne) non rispetta l'obbligo, l'altro coniuge può agire "iure proprio" per ottenere il pagamento delle somme non versate purché il figlio maggiorenne sia con lui convivente e non sia economicamente autosufficiente.
Corte di Cassazione sentenza n. 26370 del 16 dicembre 2014
36. Pagamento rate condominiali.
Nel caso in cui l'amministratore chieda al condomino moroso il pagamento di contributi condominiali, nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo(se il condomino ingiunto contesti sia la sussistenza del debito che la documentazione) l'amministratore del Condominio per dimostrare la propria pretesa creditoria non può produrre solo le ricevute ma deve depositare in giudizio le delibere assembleari di approvazione del rendiconto e di approvazione della spesa e di ripartizione del relativo onere.
Tribunale di Palermo sentenza n. 3304 del 16 giugno 2014
37. Mobbing.
Per definizione il mobbing e' l'insieme di comportamenti aggressivi di natura fisica e verbale, che una o più persone esercitano nei confronti di un soggetto .Questo fenomeno si verifica in ambito lavorativo aziendale e lo scopo e' quello di impedire al dipendente di lavorare in maniera serena sottoponendo a costrizioni nello svolgimento del lavoro stesso.
Bene, il mobbing può anche diventare reato di "maltrattamenti in famiglia" e questa ipotesi si verifica quando il posto di lavoro abbia caratteristiche analoghe a quelle del contesto familiare costituito non solo da uno spazio fisico ma anche da relazioni umane e di consuetudini.
Corte di Cassazione sentenza n. 53416 del 2014
38. Le gronde sono parti comuni.
Ai sensi dell'art. 1117 c.c. le gronde, i doccioni e i canali di scarico delle acque meteoriche del tetto di un edificio condominiale costituiscono bene comune perché svolgono una funzione necessaria all'uso e al godimento comune.
Ciò significa che i costi affrontati per la loro riparazione vanno divisi tra i condomini.
Corte di Cassazione sentenza n. 27154 del 22 dicembre 2014
39. Chiusura dell'ufficio postale.
Con questa sentenza il Consiglio di Stato ha precisato che Poste italiane non può tenere attivi tutti gli uffici postali se viene dimostrato che la media giornaliera di accessi in una determinata zona non consente una gestione economicamente sostenibile, di conseguenza il Comune non può pretendere da " Poste Italiane" l'apertura obbligata di uffici dove l'utenza è' pari a zero e la cui gestione comporta costi molto elevati.
Consiglio di Stato sentenza n. 6051 del 10 dicembre 2014
40. Incidente con l'auto aziendale.
Il dipendente che agisca in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni subiti in seguito ad un incidente avvenuto con auto aziendale deve dimostrare la colpa del datore mentre non può limitarsi a dedurre di aver riportato un danno in occasione o durante la prestazione lavorativa.
Corte di Cassazione sentenza n. 27364 del 23 dicembre 2014
41. Separazione.
Se la moglie si allontana improvvisamente dalla casa familiare perché il marito e' violento in sede di separazione non si può contestare alla donna di essersi allontanata dal domicilio domestico anzi l'addebito della separazione va riconosciuto all'uomo che con il suo comportamento ha procurato gravi lesioni personali alla moglie.
Assolutamente rilevante e' la circostanza che i maltrattamenti siano collocati, temporalmente, in un periodo assai prossimo alla crisi coniugale.
Corte di Cassazione ordinanza n. 24830 del 21 novembre 2014
42.Ingiuria.
Nel caso in questione una donna veniva completamente bagnata da un uomo per mezzo di un innaffiatoio, la donna agiva in giudizio dinnanzi al Giudice di Pace per chiedere la condanna dell'uomo per il reato di ingiuria ma in questa sede l'uomo veniva assolto.
Anche in Cassazione la sentenza di assoluzione e' stata confermata perché il gesto non è oggettivamente idoneo, di per sé, a ledere onore e prestigio della persona colpita.
Corte di Cassazione sentenza n. 460 dell'8 gennaio 2015
43. La consulenza tecnica d'ufficio non e' un mezzo istruttorio in senso proprio.
Se una persona agisce in giudizio per vedere tutelato un proprio diritto deve anche provare in che modo il proprio diritto sia stato pregiudicato.
Di conseguenza, la "consulenza tecnica d'ufficio" non può essere utilizzata al fine di esonerare la parte dal fornire la prova di quanto assume; anzi può anche essere legittimamente negata qualora la parte tenda con essa a supplire alla deficienza delle proprie allegazioni o offerte di prova.
Quindi, con la consulenza tecnica d'ufficio il giudice acquisisce elementi o risolve questioni per le quali sono necessarie specifiche conoscenze ma la consulenza non può sostituire fatti o circostanze non provati.
Corte di Cassazione sentenza n. 12990 del 24 maggio 2013
44. Diffamazione.
Bisogna sempre fare attenzione a quel che si dice, passare dal manifestare una opinione ad offendere qualcuno ci vuole un attimo.
E a ricordarlo e' la Cassazione che con questa sentenza precisa che: "non si può dare del pregiudicato ad una persona anche se il destinatario della frase è un soggetto già condannato con sentenza definitiva.
Nel caso di specie il tribunale di Roma ha confermato una sentenza del 2010 emessa dal Giudice di Pace della stessa sede con la quale un avvocato veniva condannato alla pena di Euro 1.000 di multa, al risarcimento dei danni, liquidati in Euro 8.000, e al rimborso delle spese in favore della parte civile, in quanto ritenuto colpevole del reato di diffamazione in danno di un collega.
L'offesa letteralmente era stata questa: " L'avvocato ........ è un pregiudicato, il titolare del vostro studio.
Corte di Cassazione sentenza n. 475 dell'8 gennaio 2015
45. Agevolazioni prima casa.
Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali relative all'acquisto della prima casa è sufficiente che la domanda di trasferimento della residenza deve essere presentata dall'interessato entro i termini di legge cioè entro 18 mesi dalla data della stipula del rogito.
Nella vicenda in questione la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un contribuente che aveva chiesto la richiesta di variazione della residenza entro 15 mesi dal rogito ma la richiesta veniva annotata tardivamente quindi non gli erano state riconosciute le agevolazioni fiscali.
Corte di Cassazione ordinanza n. 110 dell'8 gennaio 2015
46. Sentenza vintage.
Foto Facebook utilizzabili in sede di separazione.
Voglio sottoporre alla vostra attenzione una sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere dell'anno 2013 che sicuramente molti di voi hanno già letto ma che, a quasi due anni di distanza, e' sempre attuale ed utile.
In buona sostanza con questa sentenza il tribunale campano ha ritenuto utilizzabili, in sede di separazione, le foto profilo di una ex moglie che la ritraevano con il nuovo compagno(un medico) in diversi periodi dell'anno anche in varie località turistiche.
La donna aveva agito in giudizio per chiedere la modifica delle condizioni della separazione consensuale omologata nel 2011 in cui era previsto che entrambi i coniugi rinunciavano all'assegno di mantenimento.
La donna però chiedendo la modifica delle condizioni deduceva un fatto nuovo e cioè che era stata licenziata e che era affetta da grave patologia, che le impediva di svolgere attivita' lavorativa.
Proprio per queste ragioni chiedeva di porre a carico del marito un assegno per il proprio mantenimento di euro 700, 00.
L'ex marito però aveva eccepito il peggioramento della propria situazione reddituale inoltre, faceva rilevare che la moglie intratteneva una relazione con un medico ortopedico che le consentiva un tenore di vita anche superiore a quello in costanza di matrimonio; per provare ciò l'uomo produceva le foto profilo Facebook della moglie dove era in compagnia del nuovo compagno.
Il Tribunale campano ha dunque ritenuta valida questa prova chiarendo che: "sebbene l'accesso a questi contenuti sia limitato secondo le impostazioni della privacy scelte dal singolo utente, deve ritenersi che le informazioni e le fotografie che vengono pubblicate sul proprio profilo non siano assistite dalla segretezza che, al contrario, accompagna quelle contenute nei messaggi scambiati utilizzando il servizio di messaggistica (o di chat) fornito dal social network".
Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere decreto del 13 giugno 2013
47. Violenza sessuale.
"Signori si nasce, ed io lo nacqui modestamente".
Così diceva Totò nel celebre film "Signori si nasce " del 1960 con la regia di Mario Mattoli.
Molti uomini però dimenticano le buone maniere e fanno scivolare le mani dove non è consentito.
Nella vicenda in questione il titolare di una ditta e' stato condannato per violenza sessuale
per aver toccato le parti intime della sua segretaria.
Inoltre, e' stato configurato anche l'abuso di autorità che non è solo una ipotesi circoscritta al pubblico ufficiale.
Per legge con l'espressione «abuso di autorità» non deve intendersi necessariamente una posizione di preminenza di natura pubblicistica o comunque derivante da pubbliche funzioni, potendo detta nozione ricorrere nel caso della condotta del contitolare dell'azienda privata che strumentalizza la sovraordinazione gerarchica nei confronti della lavoratrice precaria, parte offesa dal reato.
Corte di Cassazione sentenza n. 49990 del 1 dicembre 2014
48. Stalking.
Il giudice che dispone(ex art. 282 ter c.p.p.)il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona offesa deve indicare in maniera specifica e dettagliata i luoghi oggetti del divieto altrimenti il provvedimento va annullato.
Nella vicenda in argomento il difensore dell'indagato ricorreva per cassazione avverso l'ordinanza del GIP, presso il tribunale di Fermo, con cui era stata applicata la misura del divieto di avvicinamento del predetto alla minore e ai luoghi dalla stessa frequentati.
Nel ricorso si deduceva violazione di legge e carenza di motivazione in quanto erano indeterminati i luoghi che l'indagato non doveva frequentare.
Inoltre, non era stato indicato l'indirizzo della persona offesa né i luoghi specifici di abituale frequentazione.
Per queste ragioni la Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento con rinvio per un nuovo esame della questione.
Corte di Cassazione sentenza n. 495 dell' 8 gennaio 2015