All'interno di tale relazione spicca il capitolo relativo alle misure straordinarie contro la povertà: il Parlamento Europeo invita gli Stati Membri che ancora non si sono adeguati (Italia e Grecia) ad introdurre al più presto il reddito di cittadinanza, uno strumento che serve dare un sostegno a quella fetta di popolazione che vive in condizioni di povertà a causa della mancanza di lavoro o di un reddito insufficiente.
In Europa un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, ma in 26 stati su 28 è presente il reddito di cittadinanza, oltre a numerose misure straordinarie a sostegno dell'occupazione.
Ad oggi, solo l'Italia e la Grecia non hanno ancora attivato alcun intervento a sostegno degli indigenti e faticano a trovare soluzioni efficaci per ridurre il tasso di disoccupazione, sebbene siano stati fra i paesi più efficienti nel recepire i diktat dell'UE in tema di austerity.
I cittadini italiani e greci, che hanno subito e subiscono ancora la spada di Damocle dell'austerity, senza il reddito di cittadinanza vivono oggi una condizione di profonda disparità di diritti nei confronti dei loro colleghi europei, che non può più essere ignorata dai rispettivi governi.