di Annamaria Villafrate - Da diversi anni l'ISEE è lo strumento principe grazie al quale i cittadini, che si trovano in particolari situazioni economiche di svantaggio, possono accedere a determinate forme di aiuti e agevolazioni come il bonus bebè, il reddito di cittadinanza o la richiesta di riduzione delle tasse universitarie.
Vediamo le principali novità ISEE per il 2020 e facciamo un breve riepilogo sui documenti e sulle formalità da espletare anche per compilare la DSU necessaria ai fini ISEE:
- 1. ISEE 2020: le novità
- 2. Cos'è l'ISEE
- 3. Tipi di ISEE
- 4. A chi e quando si chiede l'ISEE
- 5. Dati reddituali e patrimoniali per il calcolo dell'ISEE
- 6. Cosa serve per chiedere l'ISEE
- 7. Come si compila la DSU
ISEE 2020: le novità
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Dal 2020 per le DSU presentate durante il 2020 l'ISEE elaborato vale fino al 31 dicembre 2020. Sempre dal 2020 entra in vigore l'ISEE precompilato per quelle famiglie che hanno presentato tra il 2016 e il 2018 la DSU all'INPS. La DSU presente sul sito dell'INPS avrà per questi soggetti alcune sezioni già compilate grazie ai dati già in possesso dell'istituto o reperiti da diverse banche dati, come quella dell'Anagrafe o del catasto. L'ISEE precompilato quindi si potrà chiedere direttamente tramite il sito INPS, anche se restano valide naturalmente, per gli altri soggetti, le modalità tradizionali previste fino ad oggi.
Come chiarito dall'INPS nel settembre 2019 per le DSU che verranno presentate nel corso del 2020 si dovrà tenere conto dei dati reddituali e patrimoniali del 2018.
Dal 23 ottobre 2019 chi presenta la DSU deve utilizzare i modelli ISEE così come aggiornati dal Ministero del Lavoro con il decreto direttoriale n. 347 del 4/10/2019.
Novità relative alla compilazione sono invece contenute nel messaggio Inps n. 3835/2019 (sotto allegato).
Cos'è l'ISEE
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Ricordiamo che l'ISEE è uno strumento introdotto nel nostro ordinamento nel lontano 1998, per certificare il diritto di determinati nuclei familiari svantaggiati, a certe agevolazioni e aiuti di natura sociale e sanitaria.
Tipi di ISEE
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Dal 2013, la modifica dei criteri di calcolo ha comportato la nascita di diversi tipi di ISEE, che si distinguono in base al tipo di prestazione a cui si vuole avere accesso. Abbiamo quindi:
- ISEE ordinario: valido per le prestazioni sociali in generale e per le agevolazioni fiscali locali come IMU, addizionali Irpef, Tari e bonus gas, elettricità e servizio idrico.
- ISEE corrente: permette di calcolare un ISEE più realistico perché tiene conto della situazione economica della famiglia in un periodo più vicino al momento della richiesta della prestazione.
- ISEE sociosanitario: per poter accedere ad esempio all'assistenza domiciliare per disabili e soggetti non autosufficienti.
- ISEE sociosanitario-residenze: per beneficiare di ricoveri in residenze socio-sanitarie assistenziali;
- ISEE Università: per chiedere la riduzione delle tasse di iscrizione e borse di studio.
- ISEE minorenni con genitori non coniugati e non conviventi: per le quelle prestazioni previste a beneficio dei figli e per le quali rilevano la condizione del genitore non convivente.
A chi e quando si chiede l'ISEE
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L'ISEE deve essere richiesto al Comune di residenza, al Caf o all'INPS e deve essere aggiornato annualmente, visto che vale fino alla fine dell'anno corrente. Per cui chi vuole accedere ai benefici e alle agevolazioni previste per il 2020 deve chiedere l'ISEE a partire dal primo gennaio. Una volta ottenuto questo ha valore fino al 31 dicembre 2020.
L'ISEE può essere chiesto in qualsiasi momento dell'anno, quando si ha necessità. Per chi ad esempio ha figli che devono iscriversi all'università può chiederlo in primavera. In questo modo quando inizierà l'anno accademico, in genere tra ottobre-novembre 2020, potrà presentarlo per ottenere la riduzione delle tasse universitarie.
Dati reddituali e patrimoniali per il calcolo dell'ISEE
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Come anticipato, dal 2020 i dati reddituali e patrimoniali necessari per il calcolo dell'ISEE sono quelli dei due anni antecedenti rispetto a quello di presentazione per ottenere il beneficio e l'agevolazione.
Per dati reddituali del nucleo familiare si intendono quelli risultanti dai seguenti documenti, per ogni membro della famiglia:
- 730/2019 o Redditi PF 2019 (Unico), modello CU 2019;
- reddito derivante da attività agricole;
- documentazione da cui risultano compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti Irpef, redditi prodotti all'estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi per prestazioni sportive dilettantistiche o percepite da enti musicali, filodrammatiche e simili;
- redditi derivanti da attività di lavoro dipendente all'estero;
- reddito del coniuge estero iscritto all'AIRE;
- pensioni estere.
Per quanto riguarda invece i dati che costituiscono il patrimonio immobiliare e mobiliare della famiglia risalente ai due anni precedenti si deve tenere dei seguenti documenti:
- documentazione da cui risulta la titolarità di titoli di stato, buoni postali e fruttiferi azioni, obbligazioni, BOT, CCT, fondi d'investimento, ecc.
- saldo e giacenza media di conto correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31/12/2018;
- mutui;
- case di proprietà risultanti da certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni;
- assicurazioni vita;
- targa o estremi di registrazione di auto e moto di cilindrata pari o superiore a 500 c.c, navi e imbarcazioni da diporto, in possesso nel momento in cui si presenta la dichiarazione.
Cosa serve per chiedere l'ISEE
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Per chiedere l'ISEE è necessario presentare la DSU, per la cui compilazione sono necessari tutta una serie di documenti:
- stato di famiglia;
- codice fiscale di ogni componente familiare;
- documento d'identità in corso di validità;
- ultima modello UNICO o 730;
- Certificazione Unica;
- contratto d'affitto, copia ricevuta ultimo canone versato, se la famiglie è in affitto;
- saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- estratti conto da cui risulta la giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31/12/2018;
- azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
- dati del patrimonio immobiliare risultanti da visura catastale;
- contratto di assicurazione vita.
Attenzione però: perché la documentazione della DSU i documenti variano in base al tipo di ISEE richiesto per accedere al beneficio.
Come si compila la DSU
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Per la compilazione della DSU ci si può rivolgere ai seguenti soggetti:
- Comune;
- CAF (centro di assistenza fiscale);
- Ente che eroga la prestazione;
- INPS accedendo alla Sezione Servizi per il cittadino.
Chi non è pratico di calcoli e dati può rivolgersi al Caf di zona che provvede alla compilazione della DSU e al rilascio dell'ISEE. Chi invece è più pratico e non vuole fare code, può fare tutto dal sito dell'Inps. In questo caso però occorre essere in possesso di un codice Pin o di un sistema pubblico di identità digitale (SPID) che in pratica permette a chi ne è in possesso di accedere a diversi servizi della PA con una stessa Password e username.
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Scarica pdf Messaggio INPS numero 3835 del 23-10-2019• Foto: 123rf.com