di Stefano Montimoregi - Il mondo dell'avvocatura è cambiato molto negli ultimi anni e con esso è cambiato anche il modo con il quale il potenziale cliente cerca un avvocato o cerca informazioni.
Secondo le statistiche, in Italia l'88% degli utenti del web si connette quotidianamente ed il tempo trascorso online è in media di 6 ore al giorno. Si tratta di numeri davvero significativi, che non si possono ignorare.
I soggetti utilizzano principalmente Google, quindi vari siti web, e i Social Network per cercare informazioni di loro interesse. Anche il settore legale è coinvolto da tale cambiamento di abitudini. Infatti, è stato rilevato che, il 50% di chi ha un problema di natura legale, come primo passo, utilizza il web per approfondire e/o cercare un avvocato.
L'Abc del legal marketing
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Significa che, non essere presenti nel web, o esserci nel modo sbagliato può essere controproducente e da questo ne derivino perdite di clienti e opportunità.
L'elemento chiave da tenere in considerazione è che il potenziale cliente dell'avvocato utilizza il Web e i Social principalmente per 3 motivi:
1. per cercare informazioni su un avvocato di cui ha ricevuto in precedenza la referenza
2. per cercare direttamente l'avvocato a cui affidarsi
3. per documentarsi sul suo caso
Concretamente, nel primo caso andrà su Google o LinkedIn e scriverà ad esempio "Avvocato Mario Rossi Torino".
Nel secondo caso andrà su Google e scriverà ad esempio "Avvocato recupero crediti Milano".
Nel terzo caso andrà su Google e scriverà ad esempio "Sfratto esecutivo".
Queste sono solo informazioni di partenza, con cui inauguriamo oggi la nuova rubrica Legal Marketing su StudioCataldi.it., e comincio a fornirvele con l'obiettivo di evidenziare come poi possa entrare in gioco nel concreto il marketing legale e il personal branding e come questi possano essere determinanti in fase di acquisizione clienti.
Il Web rende efficace il passaparola
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Il passaparola è ancora importante? Assolutamente Sì!
Il passaparola continua ad essere fondamentale ed è ancora il principale canale di marketing nel contesto legale ma oggi le cose sono cambiate. Una volta bastava essere referenziati per ricevere una chiamata oppure una visita in studio da parte del potenziale cliente. Oggi questo processo è cambiato. Si parla infatti di passaparola 2.0, cioè il potenziale cliente, dopo aver ricevuto le referenze, effettua delle ricerche preventive sul Web per ottenere delle informazioni in più sui professionisti consigliati.
Immaginate che io abbia bisogno di un avvocato e chieda ad amici e parenti dei nominativi. Ipotizzando di ricevere in totale la referenza di 5 avvocati, cosa farò un attimo dopo? Effettuerò delle ricerche online per capire chi sono questi professionisti così da acquisire elementi aggiuntivi e magari capire chi chiamare per primo. E dove cercherò online questi professionisti? Google e/o LinkedIn. E, sempre ipotizzando, che io abbia necessità di un avvocato esperto in ambito amministrativo: quante probabilità in più ha un avvocato di essere chiamato per primo qualora venga trovato facilmente sul Web e magari il suo sito web contenga informazioni utili al potenziale cliente?
Il marketing efficace
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Fare marketing in maniera efficace vuol dire proprio questo:
- conoscere il contesto
- conoscere i propri potenziali clienti
- identificare gli elementi su cui si vuole far leva
- capire come porsi nel modo giusto
- utilizzare gli strumenti giusti
- effettuare marketing legale così farsi trovare e migliorare la propria reputazione professionale
È più semplice a dirsi che a farsi ma, in questa nuova rubrica sul marketing legale, cercherò settimana dopo settimana di fornirvi sempre più elementi che possano essere concretamente di aiuto.
A settimana prossima!