Richiesta di proroga per le misure processuali
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Una lettera congiunta (qui allegata), del Primo Presidente della Corte di Cassazione, del Procuratore Generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi e del Presidente del CNF, per chiedere al ministro della Giustizia Marta Cartabia la possibilità di valutare in tempi celeri se il termine dello stato di emergenza, attualmente fissato al 30 aprile 2021, debba essere prorogato, e con esso l'attuale regime processuale operante per il giudizio di legittimità.
Le difficoltà organizzative
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La richiesta arriva con lo scopo preciso di evidenziare al Guardasigilli «l'oggettiva difficoltà organizzativa - si legge nel documento - in cui si verrebbero a trovare gli Uffici della Corte e della Procura Generale nel perdurare in questo stato di incertezza, così come le esigenze da parte dell'Avvocatura di poter operare scelte difensive consapevoli». Secondo le toghe, indipendentemente dallo stato di emergenza sanitaria, è auspicabile che sull'eventuale proroga vi sia una scelta chiara, in tempi rapidi. Esigenza connessa sia ai tempi richiesti da parte degli Uffici della Corte di Cassazione per gli eventuali adempimenti di cancelleria e per le comunicazioni alle parti, sia da parte della Procura Generale per poter assumere valutazioni opportune.
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