- Protezione civile: per una risposta UE più rapida in caso di emergenza
- Ue, come funziona il meccanismo di protezione civile
- Storia del meccanismo di protezione civile
Protezione civile: per una risposta UE più rapida in caso di emergenza
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L'esperienza maturata con l'emergenza sanitaria da covid 19 ha fatto scuola. Da qui l'adozione di un meccanismo di protezione civile per garantire che l'UE e i suoi stati membri siano meglio preparati a rispondere ai disastri su larga scala, soprattutto quando colpiscono diversi paesi contemporaneamente.
Per inviare con celerità i soccorsi in caso di crisi, la Commissione potrà acquisire direttamente, a condizioni specifiche, le risorse necessarie attraverso la riserva rescEU.
Ue, come funziona il meccanismo di protezione civile
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Il meccanismo è dotato di un fondo di 1,263 miliardi di euro per il 2021-2027, integrati da 2,056 miliardi di euro provenienti dal Recovery Plan (circa cinque volte di più rispetto al precedente bilancio settennale).
Gli obiettivi sono: migliore prevenzione, preparazione e risposta alle catastrofi in Europa e oltre i suoi confini; rafforzamento della resilienza e della solidarietà in UE; quintuplicare i fondi per la protezione civile in UE rispetto ai sette anni precedenti.
Il Parlamento ha adottato la riforma del meccanismo di protezione civile dell'UE, in risposta all'esperienza senza precedenti della pandemia COVID-19.
Storia del meccanismo di protezione civile
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Le modiche approvate in plenaria al meccanismo di protezione civile porteranno più flessibilità nell'utilizzo del meccanismo, un migliore coordinamento e più risorse per affrontare future emergenze su larga scala. Il meccanismo di protezione civile UE (UCPM) è nato nel 2013 come sistema volontario per aiutare i Paesi UE ad affrontare le catastrofi naturali sempre più frequenti. Dal 2019, quando è stato creato rescEU, l'UE è in grado di dotarsi di risorse per assistere i paesi colpiti da catastrofi, quando le capacità nazionali sono sovraccariche. RescEU rappresenta una nuova riserva medica strategica, ospitata attualmente da nove stati membri (Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Ungheria, Romania, Slovenia, Svezia e Paesi Bassi), che consente all'UE di reagire più rapidamente alle crisi.