Pass vaccinali, bloccata l'app "Mitiga Italia"
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Non esiste attualmente una valida base giuridica per il trattamento di dati, anche particolarmente delicati come quelli di natura sanitaria, effettuato mediante l'app e finalizzato ad accertare la situazione "Covid free" di quanti partecipino ad avvenimenti sportivi nonché ad altre manifestazioni pubbliche o accedano a locali aperti al pubblico. Con questa motivazione il Garante dei dati personali ha disposto il blocco provvisorio dei trattamenti dei dati personali nei confronti della Società che gestisce l'app "Mitiga Italia" (in allegato il provvedimento).
L'uso dell'app Mitiga
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L'applicazione era stata utilizzata per la prima volta il 19 maggio scorso per consentire l'ingresso alla finale di Coppa Italia degli spettatori in possesso di certificazione attestante l'avvenuta vaccinazione, la guarigione o lo stato di negatività dal Covid-19.
Quel giorno si è disputata la finale tra Atalanta e Juventus a Reggio Emilia: i 4000 spettatori hanno seguito lo stesso protocollo pensato per i campionati di calcio Europei: si sono registrati sull'app Mitiga e hanno inserito i dati sanitari: il certificato vaccinale o di guarigione, oppure un tampone. Solo con questi dati si sbloccava il Qr Code che è associato al biglietto. Da qui l'apertura di un'istruttoria da parte del Garante per verificare il trattamento dei dati personali.
L'istruttoria del Garante
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A ciò si aggiunga che, la società Mitiga, avendo il 1° aprile sottoposto all'Autorità l'applicativo, avrebbe comunque dovuto astenersi da ogni trattamento di dati non essendo decorso il tempo previsto dal Regolamento per l'assunzione di una decisione da parte della stessa Autorità. Il blocco ha effetto immediato e si protrarrà per il tempo necessario a consentire all'Autorità la definizione dell'istruttoria avviata.
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Scarica pdf provvedimento garante privacy• Foto: 123rf.com