Scuola, tornano quarantene e dad
La scuola è ricominciata da pochi giorni, ma i casi di contagi hanno portato alle quarantene e al ritorno, ancora una volta alla didattica a distanza. Qualcosa non sta funzionando rispetto alle previsioni e all'augurio di poter passare, complici i vaccini, un anno scolastico in presenza in tranquillità nelle aule. Ci sono classi in cui gli studenti sono riusciti a ritornare sui banchi solo il primo giorno. Poche ore di lezione in presenza e poi di nuovo a distanza per evitare il diffondersi dei contagi. Oltre 200 classi in varie regioni italiane, più di 5 mila studenti, dalla scuola materna alle superiori. Senza contare due regioni, Puglia e Calabria, che aprono le scuole solo oggi. In barba alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che non più tardi di dieci giorni fa aveva assicurato: «La Dad è finita».
Scuola e nuova tornata elettorale
Come se non bastasse tra qualche giorno molte scuole diverranno seggi elettorali. E sono i dirigenti scolastici a lanciare l'allarme. Come riporta il Sole 24 Ore «Ancora una volta la scuola viene considerata come un'appendice delle altre istituzioni, una sorta di dependance da utilizzare per fini utili non alla scuola! Dopo tanto parlare dell'importanza della didattica in presenza, della necessità di evitare ad ogni costo la Dad, ecco che si presenta l'ennesima prova dello scarso interesse del potere pubblico per la formazione dei nostri ragazzi». Queste le emblematiche parole del presidente dell'Associazione presidi di Roma Mario Rusconi. «Cosa diciamo ai nostri bimbi e ragazzi sulla chiusura annunciata delle scuole sede di seggio, centinaia nella sola Roma? Possibile che le nostre ormai vecchie proposte di luoghi alternativi non abbiano trovato spazio nemmeno in uno dei programmi politici sbandierati in questi giorni dai candidati alle elezioni?» chiude.
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