Brevi note sugli aspetti salienti della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef 2021)

Nadef 2021 ok del Cdm

Il documento di Economia e Finanza, nella sua nota di aggiornamento 2021 presentata al Consiglio dei Ministri il 29 Settembre di quest'anno, conclude in "Premessa" d'illustrazione: "In conclusione, il presente documento prospetta uno scenario di crescita dell'economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico. L'intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/PIL. La completa realizzazione del PNRR resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso ed articolato della storia recente. È una scommessa che l'Italia può vincere con la coesione interna, il buon governo e un forte radicamento europeo".

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Il quadro complessivo

1. P.I.L. (Prodotto interno lordo): nel primo semestre dell'anno 2021 ha registrato un recupero nettamente superiore alle attese. Ad un lieve incremento nel primo trimestre (0,2% sul periodo precedente) è infatti seguito un aumento del 2,7% nel secondo. Si prevede che il terzo trimestre segnerà un ulteriore recupero del PIL, con un incremento sul periodo precedente pari al 2,2%. Pur ipotizzando una progressione dell'attività economica più contenuta negli ultimi tre mesi dell'anno, la previsione di crescita annuale del PIL sale al 6% (era del 4,5% nel quadro programmatico iniziale del DEF 2021).;
2. Economia e Covid-19: l'andamento dell'economia continua ad essere principalmente determinato dagli sviluppi dell'epidemia da Covid-19 e dalle relative misure preventive. I progressi registrati nella vaccinazione della popolazione in Italia e nei nostri principali partner commerciali hanno contribuito all'allentamento delle restrizioni malgrado l'emergere di varianti più contagiose del SARS-Cov-2;
3. Attività economiche: nella prima metà del 2021 il valore aggiunto dell'industria e delle costruzioni ha continuato a crescere ad un ritmo relativamente sostenuto ed a partire dal secondo trimestre sono stati i servizi a trainare la ripresa del PIL, grazie all'allentamento delle restrizioni e delle misure di distanziamento sociale.
Dal lato della domanda, si è verificato un notevole rimbalzo dei consumi e ulteriori incrementi degli investimenti. Le esportazioni sono cresciute notevolmente, soprattutto nel secondo trimestre. Per quanto riguarda gli scambi con l'estero, si segnala un ulteriore allargamento del surplus commerciale e dell'avanzo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti, entrambi pari a circa il 3,9% del PIL
nei dodici mesi terminati a giugno. Nel primo semestre l'occupazione ha registrato un notevole recupero e in luglio, il numero di occupati secondo l'indagine sulle forze di lavoro risultava superiore del 2,5% al minimo raggiunto a inizio anno.
4. Inflazione: il 2021 è stato sinora contrassegnato da una ripresa dell'inflazione, meno accentuata che in altre economie avanzate, ma pur sempre significativa. Nei primi otto mesi di quest'anno è aumentato mediamente dell'1,2% sul corrispondente periodo del 2020, trainato dal rimbalzo dei prezzi dei prodotti energetici. La crescita dei prezzi alla produzione dell'industria ha notevolmente accelerato in Luglio (10,4%), anche nella componente al netto dell'energia (6,1%).
L'inflazione di fondo (prezzi al consumo esclusi energia, alimentari e tabacchi) resta bassa (0,6% in agosto) ad eccezione dei servizi ricettivi e di ristorazione, per i quali l'inflazione in Agosto è risultata pari al 2,3%.
La crescita delle retribuzioni contrattuali a tutto Giugno risultava nulla nel settore pubblico e moderata nel settore privato.
5. Finanza pubblica: il fabbisogno di cassa del settore statale nei primi otto mesi dell'anno ha registrato un andamento più moderato del previsto, risultando pari a 70,1 miliardi, circa 36,2 miliardi in meno che nel corrispondente periodo del 2020 (27,2 miliardi in meno se si escludono le sovvenzioni ricevute in agosto dalla Recovery and Resilience Facility - RRF).
L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche nel primo trimestre è stato pari al 13,1% del PIL in termini non destagionalizzati, in aumento rispetto al 10,6 % del 2020.
Con il robusto andamento delle entrate tributarie e contributive (+ 8,8% nei primi sette mesi dell'anno sul corrispondente periodo del 2020) e di una spesa inferiore alle attese, l'indebitamento netto annuale dovrebbe risultare inferiore a quello del 2020.

Assibot

Foto: 123rf.com
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