- Magistratura onoraria, la nuova astensione
- Il fallimento della procedura di raffreddamento
- La procedura d'infrazione della Commissione Europea
- Magistratura onoraria, il rischio di ulteriore proroga
Magistratura onoraria, la nuova astensione
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Non c'è pace per la magistratura onoraria. Sostanzialmente nel Ddl bilancio non ci sono i fondi per dare risposte che si aspettano da anni. Disattese le aspettative del governo, con una nota del 3 novembre 2021, la Consulta della Magistratura Onoraria, che mette insieme una serie di associazioni di onorari, ha proclamato l'astensione dalle udienze civili e penali dal 23 al 27 novembre 2021, relativamente ai giudici onorari di pace addetti agli Uffici del Giudice di Pace e del Tribunale, nonché per i viceprocuratori onorari.
Il fallimento della procedura di raffreddamento
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I giudici riferiscono, nel comunicato, di aver esperito invano «la procedura di raffreddamento per l'esercizio dello sciopero e delle astensioni dalle attivita? giudiziarie, come da lettera del 27.10.2021, prendendo atto del comportamento reiteratamente lesivo ed omissivo del Ministro della Giustizia, comunicano che i magistrati onorari si asterranno dalle udienze e dagli altri servizi di istituto dal 23 al 27 novembre 2021 , in conformita? delle disposizioni dei relativi codici di autoregolamentazione e assicurano che saranno garantiti i servizi essenziali secondo le modalita? e nei limiti previsti dai medesimi. Verra? data comunicazione alle Istituzioni europee che hanno proceduto ad attivare la procedura di infrazione».
La procedura d'infrazione della Commissione Europea
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Secondo i giudici, le istanze formulate continuano «a non ricevere concreto ed adeguato riscontro dal Governo, dal Ministro della Giustizia e dalle forze parlamentari, nonostante l'avvio della procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea e nonostante la procedura di raffreddamento». A ciò si somma la perplessità suscitata dopo lo «sterile resoconto del rappresentante del Governo
alla Commissione Giustizia al Senato del 27.10.2021, laddove si legge: "Prosegue l'esame congiunto sospeso nella seduta del 19 ottobre. Il presidente chiede al rappresentante del Governo se ha comunicazioni da rendere in ordine al preannunciato maxiemendamento volto a recepire i risultati della cosiddetta commissione ministeriale Castelli».
Magistratura onoraria, il rischio di ulteriore proroga
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La magistratura ordinaria chiarisce di seguito le mancanze, in primis, da parte dello Stato Italiano «alla Commissione Europea, con prima scadenza fissata al 15 settembre 2021 (che da quanto ci e? stato riferito e? stata prorogata) - ed ancora - il maxiemendamento promesso dal Governo entro il mese di ottobre 2021 (resoconto Commissione Giustizia del Senato del 31.08.2021)».
A cui si aggiunge la mancanza di notizie relative all'esito delle interlocuzioni ministeriali in missione a Bruxelles.
Ribadiscono i giudici che «Il rischio, gravissimo, e? l'ennesima proroga di una condizione inaccettabile. Non conforta a sufficienza- infine - la previsione, nella Nadef, del DDL di riforma della categoria, quale collegato alla legge di Bilancio, poiche? non e? ancora emerso, in alcuna sede ufficiale, il concreto apporto finanziario alla riforma che si afferma essere in itinere».
Per i giudici i magistratura onoraria, in conclusione, le parole non bastano «per poter attendere in silenzio una riforma rispettosa dell'ordinamento europeo; la richiesta di rinvio da parte del Governo, reiterata il 27.10.2021 presso la Commissione Giustizia del Senato, rischia di trascinare il dibattito sino alle fasi pre-elettorali di nomina del Presidente della Repubblica, senza esito, con conseguente ulteriore aggravio del danno, gia? irreparabile, alla categoria, da troppi anni senza diritti e tutele».