- Esame avvocato, gravidanza è legittimo impedimento
- Esame avvocati, assoluta preminenza della tutela della salute della donna
- Aiga: «Introdurre legittimo impedimento per gravidanza a rischio»
Esame avvocato, gravidanza è legittimo impedimento
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Ha rischiato di non sostenere l'esame di abilitazione perché in gravidanza, ma il Tar ha dato ragione ad una praticante avvocato di Agrigento che aveva superato la prima prova orale e doveva svolgere la seconda prova il 6 dicembre alla Corte d'appello di Bologna. A causa di uno stato di gravidanza a rischio, la donna aveva presentato apposita istanza affinché l'esame venisse differito in una data compatibile con il suo stato di salute. Tuttavia, la commissione esaminatrice, nel riconoscere la fondatezza della richiesta, si era limitata a disporre il differimento entro e non oltre il 15 dicembre. Un periodo troppo breve per essere nelle condizioni di sostenere l'esame.
Esame avvocati, assoluta preminenza della tutela della salute della donna
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Come evidenziato dagli avvocati difensori, la donna non sarebbe stata nelle condizioni di sostenere la seconda prova orale parimenti altri aspiranti, in violazione del principio di uguaglianza e le disposizioni poste proprio a tutela della gravidanza, della maternità e della salute della madre e del nascituro.
Le ragioni della domanda sono state accolte dal Tar di Bologna che, nel caso di specie, ha evidenziato: «l'assoluta preminenza delle ragioni di tutela della salute della donna in stato di gravidanza e del nascituro», ordinando di disporre un nuovo test «in una data compatibile con lo stato di salute della ricorrente».
Aiga: «Introdurre legittimo impedimento per gravidanza a rischio»
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Sulla vicenda ha espresso la sua preoccupazione l'Aiga, con un comunicato. «Nonostante il riconoscimento normativo del legittimo impedimento per le avvocate in gravidanza a partecipare alle udienze, un'analoga norma non è stata ancora introdotta per le praticanti avvocato in gravidanza che si trovino ad affrontare l'esame di abilitazione» si legge.
In particolare, l'avvocato Francesco Paolo Perchinunno, Presidente Nazionale AIGA, evidenzia la necessità che «venga introdotta la previsione, all'interno del bando che indice l'esame di avvocato, di una particolare ipotesi di legittimo impedimento per gravidanza a rischio, che preveda la possibilità di svolgere le prove di esame entro un termine a partire dalla fine dell'impedimento, attraverso la predisposizione di una seduta di esami suppletiva" - afferma con "è inaccettabile che la concessione e la durata di un rinvio per gravidanza a rischio vengano lasciate alla mera discrezionalità delle commissioni esaminatrici. Diventare madri è un diritto che non deve costituire un ostacolo all'accesso alla professione.
In passato, AIGA si è fortemente battuta affinché venisse riconosciuto il legittimo impedimento delle avvocate in gravidanza a presenziare alle udienze - conclude l'Avv. Roberta Giliberti, Coordinatrice del Dipartimento Nazionale AIGA Pari Opportunità - Questo biennio ci vedrà nuovamente coinvolti affinché anche alle praticanti avvocato in gravidanza possano essere riconosciute pari opportunità di successo nello svolgimento dell'esame avvocato».
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