L'assenza di programmazione del sistema formativo che di fatto ha stretto la morsa per molti laureati in medicina non c'erano sufficienti borse per specializzarsi

Ospedali senza medici

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Ospedali, pronto soccorso e ambulatori nel caos per la mancanza di medici. Un problema non nuovo (ne abbiamo parlato qui Addio a medici di famiglia, chirurghi e pediatri) ma che si sta accentuando ulteriormente. A snocciolare i numeri più recenti è ora il Sole24ore. Negli ospedali è stato facile il ricorso a pensionati o i giovani specializzandi. Ma le cifre parlano di circa 10mila medici che mancano all'appello. I neo specialisti che vengono formati sono attualmente circa 6.000 ogni anno, di cui solo circa la metà/due terzi accetta un lavoro nel Ssn. Quindi escono in 7mila, la capacità di sostituzione è limitata a 3000-4000 ogni anno. Il primo passo sarebbe quello di assumere tutto il precariato che si è sviluppato nel settore durante la pandemia e quindi andare oltre i limiti imposti alla spesa sul personale.

I medici mancano dal pronto soccorso

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Sono soprattutto i pronto soccorso a farne le spese: dopo due anni sotto stress per Covid arriva l'onda lunga di chi ha rimandato le cure proprio a causa della pandemia.

Lo Stato ha messo da parte nella legge di Bilancio 90 milioni per pagare una indennità accessoria di chi lavora nei pronto soccorso. Ma non è sufficiente poiché più concorsi banditi dalle aziende sanitarie e ospedaliere non riescono ad essere attrattivi e vanno deserti, e sempre più professionisti lasciano il pubblico per lavorare nel privato.

Carenza di camici bianchi, perché?

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La barriera più importante è rappresentata dal tetto di spesa per le assunzioni previsto da più di 15 anni che stabilisce come le Regioni non possano spendere più di quanto hanno fatto nel 2004 togliendo poi l'1,4 per cento. Vulnus colmato solo in parte, nel corso dell'emergenza pandemica, con più di 30mila assunzioni straordinarie molte a tempo determinato. A ciò si sommi l'assenza di programmazione del sistema formativo che di fatto ha stretto la morsa, per molti laureati in medicina non c'erano sufficienti borse per specializzarsi e quindi si sono formati troppo pochi giovani medici. Da poco si registra un cambiamento: si è passati dalle 6-7mila borse l'anno alle 13.400 del 2020 e alle oltre 18mila del 2021. Col Pnrr sono previste in media 12mila borse l'anno per i laureati in Medicina. Ma per farli lavorare bisogna aspettare che si specializzino e quindi 4-5 anni dall'inizio del corso.


Foto: 123rf.com
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