- Vendita auto a benzina e diesel, la decisione della Plenaria
- Stop a vendita auto a benzina e diesel, l'iter in Ue
- Le fasi successive
Vendita auto a benzina e diesel, la decisione della Plenaria
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Stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Il disco verde arriva dal Parlamento europeo con 339 voti a favore, 249 contro e 24 astenuti. Bocciatura per l'emendamento sostenuto dal Ppe, che stabiliva una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% invece che del 100%. È passato invece l'emendamento bipartisan 'salva Motor Valley' firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti per prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2.
Stop a vendita auto a benzina e diesel, l'iter in Ue
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Le attività sono partite a luglio 2021 dalla Commissione europea: l'obiettivo è contenere il cambiamento climatico abbattendo la produzione di gas climalteranti. In tutto otto interventi su ampi settori dell'economia per arrivare a una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 sui livelli del 1990, seguita dal taglio definitivo del 100% a partire dal 2035. Da quel momento sarà tecnicamente impossibile vendere vetture con motorizzazione a combustione interna, comprese ibride ed ibride ricaricabili. Il passaggio ulteriore sarà l'azzeramento delle emissioni nette (ovvero con bilancio in parità tra quanto prodotto e rimosso dall'atmosfera), al più tardi entro il 2050.
Le fasi successive
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La misura approvata dal Parlamento torna alla Commissione che attiva i negoziati interistituzionali previsti dai regolamenti europei con il Consiglio Ue. La fase successiva è il cosiddetto "trilogo". L'appuntamento in Consiglio è fissato per il 28 giugno.
Come chiarito in atti dal relatore del capitolo auto, l'olandese Jan Huitema lo stop al 2035 della vendita di vetture termiche servirà a «rafforzare l'innovazione, dare chiarezza ai costruttori e stimolare la produzione di più modelli di auto a zero emissioni, con la creazione di un mercato di auto elettriche di seconda e terza mano» che saranno dunque più accessibili a tutti, anche ai redditi più bassi.