Sono più di 19 milioni in Italia gli evasori di tasse, contributi e multe per un totale di 1.100 miliardi di euro che equivale al 40% del debito pubblico del Paese

Vera, nuovo software del Fisco

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Contro l'evasione fiscale l'Agenzia delle entrate mette in moto l'intelligenza artificiale, con algoritmi elaborati ad hoc. Sono più di 19 milioni in Italia gli evasori di tasse, contributi e multe per un totale di 1.100 miliardi di euro che equivale al 40% del debito pubblico del Paese. Si chiama "Vera" ossia "Verifica dei rapporti finanziari" il nuovo software contro i "furbetti", messo a punto per esaminare le informazioni finanziarie che arrivano nel sistema, allo scopo di scovare possibili evasori.

Vera, ecco come funziona

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La circolare n. 21/2022 del 20 giugno recante "Indirizzi operativi e linee guida per il 2022 sulla prevenzione e contrasto all'evasione fiscale, nonché sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti" è in linea con l'"Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2022-2024" predisposto dal Mef, oltre ad essere perfettamente coerente con le previsioni contenute nel PNRR riferite alla "Riduzione del tax gap", con gli obiettivi di «rafforzare ulteriormente i meccanismi di incentivazione alla compliance basati sull'invio delle comunicazioni ai contribuenti; potenziare l'attività di controllo, aumentandone l'efficacia, anche mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento». In questo contesto l'algoritmo Vera, sfruttando l'intelligenza artificiale, può verificare le informazioni presenti in archivio e scovare una buona parte dei 19 milioni di italiani che ad oggi evadono il Fisco.

Vera, ambiti di applicazione

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Ma che ruolo avrà l'algoritmo del Fisco? Il provvedimento delle Entrate chiarisce gli ambiti di applicazione di Vera, pronta a recuperare tutta una serie di crediti . In particolare, le attività di Vera si concentreranno nei confronti dei comportamenti fraudolenti più lesivi. I controlli riguarderanno in particolare: frodi, abuso del diritto, false compensazioni, e fruizione indebita dei sostegni erogati durante la pandemia di Covid-19. Sotto le lente d'ingrandimento però anche i soggetti italiani che nutrono debiti con i Fisco limitatamente a multe, bolli non pagati, evasione dalle tasse, e altri comportamenti lesivi a livello erariale.

Vera e privacy, un binomio possibile

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Dall'attuale fase sperimentale di analisi del rischio di evasione basata sui dati dell'Archivio dei rapporti finanziari si passerà a una ulteriore fase maggiormente potenziata. Le liste selettive di contribuenti a rischio che verranno predisposte a livello centrale dal nuovo applicativo sono indirizzate alle Direzioni regionali e provinciale e consentiranno di procedere con l'ordinaria attività di controllo nei confronti delle posizioni a più elevato rischio di evasione. Le direzioni periferiche dell'Agenzia dovranno ancora valutare, in autonomia, la proficuità delle eventuali azioni di controllo decidendo, secondo una logica di efficacia ed efficienza delle attività ormai dominante, verso le posizioni di contribuenti (sia persone fisiche che enti o società) che presentino un interesse sia dal punto di vista della proficuità sia della sostenibilità della pretesa tributaria. Non sarà solo uno strumento utilizzalo semplicemente dall'Agenzia delle Entrate: grazie alla collaborazione, sempre più marcata negli ultimi anni, con la Fiamme Gialle, anche la finanza sarà in grado di accedere alle informazioni presenti in archivio per scovare gli evasori. Non temano i contribuenti, i dati raccolti da Vera rispetteranno tutte le richieste avanzate dal Garante della privacy.


Foto: 123rf.com
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