Tante le novità della Riforma del sistema previdenziale Forense, la principale però è quella che prevede il passaggio, con precise finestre temporali, dal sistema retributivo a quello contributivo per il calcolo della pensione
Previdenza Forense: i punti della riforma in vigore dal 2024
Dal 2024 anche la previdenza forense si rinnova grazie alla riforma del sistema che da retributivo passa gradualmente a contributivo.
Il CNF ha avuto modo di illustrare i punti fondamentali della riforma previdenziale in un incontro tenutosi il 15 dicembre a Roma, nel quale il nuovo sistema pensionistico è stato presentato alle associazioni, agli ordini Forensi e al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.Una riforma definita "epocale" e necessaria, come dichiarato dal Presidente di Cassa Forense, al fine di assicurare la sostenibilità di questo sistema previdenziale.
Nell'incontro sono stati illustrati i seguenti punti fondamentali della riforma previdenziale:
- modello retributivo per gli avvocati che risultano iscritti alla data del 31.12.2023 da più di 18 anni;
- sistema misto per chi, alla stessa data, è iscritto alla Cassa da meno di 18 anni;
- metodo esclusivamente contributivo per coloro che si iscriveranno alla Cassa a partire dal 1° gennaio 2024;
- per questi ultimi la prestazione previdenziale sarà unica e sarà la "pensione di vecchiaia" che si otterrà al compimento dei 70 anni, se si sono accumulati almeno 20 anni di contributi. E' possibile anche anticipare l'ingresso alla pensione a 65 anni di età, ma in questo caso occorre aver accumulato 35 anni di contributi;
- pensione minima di 9000 euro annui invece per tutti;
- coloro che si iscriveranno a partire dal 1 gennaio 2024 non dovranno il contributo minimo per i primi 4 anni e la contribuzione verrà calcolata in base al reddito. Dal 5° all'8° anno invece il contributo è ridotto al 50% per una valore di 1.100 euro;
- contributo minimo ridotto da 3000 a 2200 euro e contributo minimo integrativo ridotto a 250 euro e sospeso in via temporanea;
- in fase di autoliquidazione tramite la presentazione del Modello 5 il contributo effettivo sale al 16% dal 2024 e ancora al 17% dal 2026;
- i pensionati che continueranno a svolgere la professione dovranno versare un contributo soggettivo del 10%;
- il contributo modulare volontario invece sale dal 10% al 15% per integrare più rapidamente il montante.
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