Calcolo IMU online
Breve guida al calcolo dell'IMU: come si calcola l'IMU
L'IMU, Imposta Municipale Unica, è entrata in vigore nel
2012 per sostituire l'abolita ICI ed è un'imposta che colpisce tutti gli
immobili, la casa di residenza, le abitazioni secondarie, i locali
commerciali, produttivi, agricoli e i terreni.
La legge ha stabilito delle
aliquote di riferimento diverse in base ai vari tipi di
immobili, lasciando però alla discrezione dei Comuni la facoltà di
diminuirle o innalzarle secondo i bisogni di cassa, quindi per
conoscere le aliquote da applicare occorre informarsi presso il
comune dove sono siti terreni ed edifici. Un altro dato essenziale è la
rendita catastale e se non se ne conosce il valore si può
richiedere gratuitamente una visura, ma i dati risalgono agli anni '90 e sono
ancora espressi in lire, perciò devono essere convertiti in euro (per la
conversione è sufficiente dividere per 1936,27).
A questo punto occorre rivalutare del 5% la rendita, cioè la
si deve moltiplicare per 5 e dividere per 100 e addizionare il risultato
ottenuto.
Questo procedimento va eseguito per qualsiasi tipo di immobile,
quindi bisogna moltiplicare la rendita rivalutata per un coefficiente che è
diverso secondo la destinazione d'uso. Tutte le rendite di:
- Abitazioni e
delle loro pertinenze vanno moltiplicate per 160
- Laboratori, palestre e
stabilimenti balneari hanno come coefficiente 140
- Uffici, banche 80
-
Fabbricati industriali 60
- Negozi 55
Si trova così la base imponibile sul quale è possibile
applicare l'aliquota stabilita dal comune e si trova l'importo
dell'imposta lorda che deve essere poi rapportato ai mesi o
alla quota di possesso dell'immobile, quindi se ad esempio si ha una casa
cointestata con il coniuge l'imposta va divisa in due parti uguali.
Nel caso
di abitazione principale e delle sue pertinenze la legge stabilisce che si possa
applicare una detrazione di 200 euro che deve essere rapportata
alla quota o ai mesi di possesso, quindi per i coniugi cointestatari la
detrazione sarà di 100 euro ciascuno. E' inoltre prevista un'ulteriore di
detrazione di 50 euro per ogni figlio convivente di età
inferiore ai 26 anni fino a un massimo di 400 euro (i
cointestatari divideranno a metà anche questo importo).
A questo punto si è determinata l'IMU annuale che va divisa in due o tre
parti, secondo che si scelga di pagare in due o tre rate.
Al momento del
versamento dell'ultima rata, a dicembre, sarà necessario operare un conguaglio
se il Comune ha mutato le aliquote. In questo caso occorre ricalcolare l'IMU con
il metodo sopraesposto e sottrarre la cifra già versata in acconto.
L'IMU va versata in banca o in posta dopo aver compilato l'apposito modello F24.
Le scadenze dell'IMU
Il Ministero dell'Economia con una nota ha ricordato ai contribuenti le scadenze dell'IMU, eccole:
Il 31 ottobre 2012 è la data ultima entro la quale i Comuni potevano deliberare sulle varie aliquote dell'IMU. Qualora non avessero provveduto i contribuenti potranno calcolare l'imposta secondo quanto stabilito nell'articolo 13 del decreto n. 201 del 2011 e cioè lo 0,4% per l'abitazione principale e le sue pertinenze, lo 0,76% per gli immobili dove non si risiede e lo 0,2% per i fabbricati rurali ad uso delle aziende agricole e dei coltivatori diretti.
Il 30 novembre è la data ultima per presentare la dichiarazione IMU per gli immobili che sono sorti dopo il primo gennaio 2012.
Il 17 dicembre è l'ultimo giorno in cui è possibile versare il saldo IMU per il 2012, dopo questa data occorrerà applicare una maggiorazione.
Il pagamento dell'IMU, da effettuarsi in banca o in posta, deve avvenire
contestualmente con la consegna del modello F24. Si ricorda che
di tale modello deve essere compilata la sezione "Imu e altri tributi locali",
suddivisa in diverse colonne.
Nella prima si deve indicare il codice
catastale del comune, quindi si deve apporre una crocetta su "saldo",
indicare il numero degli immobili e poi si deve scrivere il codice del tributo.
Bisogna porre la massima attenzione e consultare le apposite tabelle perché i
codici sono numerosi; per la prima casa e le sue pertinenze è 3912, mentre per
tutti gli altri immobili si deve dimezzare l'importo Imu da pagare e riportare
le due cifre su due righe diverse con accanto una prima volta il codice relativo
all'imposta destinata allo stato e quindi quella destinata al comune.
E se non si è provveduto al versamento dell'IMU a
giugno?
Con il ravvedimento operoso si può sanare
la propria posizione senza aspettare l'accertamento d'autorità che impone una
sanzione del 30% più gli interessi per i giorni di ritardo e si pagano sanzione
e interessi ridotti scegliendo questo procedimento.
Ecco come fare.
Si
calcola l'importo dell'IMU non versato, quindi si calcola la sanzione che
ammonta al 3,75% dell'importo e poi gli interessi 2,5%. Si ricorda che per
calcolare gli interessi occorre contare i giorni che vanno dal 18 giugno fino al
giorno del versamento, quindi si moltiplicano per l'imposta e e per il tasso
(2,5). Il risultato ottenuto va diviso per 36.500 e quindi sommato alla sanzione
e all'imposta non versata.
Questo totale va pagato utilizzando il modello F24
barrando la casella che indica "ravvedimento", i codici tributo da utilizzare
sono gli stessi, ma è utile ricordare che se avete dimenticato di pagare l'IMU è
vostro interesse provvedere il prima possibile al versamento: ogni giorno
trascorso aumenta l'importo degli interessi.