Si tratta di una forma di mercato contraddistinta da un'unica grande impresa che gestisce la distribuzione di un bene o di un servizio, in relazione ai quali è essa stessa a gestirne prezzo e qualità. Al riguardo si distinguono monopoli legali, rinvenibili cioè in capo allo Stato o istituiti con legge in determinati settori, e monopoli naturali, che sorgono sulla base delle dinamiche imposte da un certo sistema produttivo.
Il nostro ordinamento prevede la possibilità di istituire monopoli legali, ma in via limitata e con il rispetto delle prescrizioni imposte dall'art. 2597 c.c., ovverosia l'obbligo per il monopolista di stipulare contratti con chiunque faccia richiesta del bene o del servizio che lo riguardi e la garanzia della parità di trattamento tra i vari contraenti.
A differenza di come avveniva negli anni Sessanta, in cui erano frequenti le ipotesi di monopolio nei campi strategici dell'economia nazionale, oggi si tende invece ad avvalorare la libera concorrenza tra le imprese al fine di un più equo sviluppo economico e di una migliore tutela dei consumatori.