Si tratta di una fonte del diritto non scritta, consistente in un comportamento assunto costantemente nel tempo dai membri di una collettività , con la convinzione che questo sia doveroso da attuare o comunque sia richiesto dall'autorità normativa.
La consuetudine consta di un elemento soggettivo (convinzione della doverosità di un dato comportamento) e di un elemento oggettivo (ripetizione costante e uniforme del comportamento stesso); si distinguono:
- consuetudini secundum legem, che operano in modo da integrare una legge scritta;
- consuetudini praeter legem, che va a regolare un settore non ancora normato;
- consuetudini contra legem, che opera in senso opposto alla legge.