Lo statuto dei lavoratori
Cos'è lo statuto dei lavoratori e cosa disciplina. Breve panoramica di tutte le disposizioni più importanti della legge 300/1970 con il testo
Indice:
- Cos'è lo statuto dei lavoratori
- Il contenuto dello statuto dei lavoratori
- Statuto dei lavoratori: libertà e dignità del lavoratore
- Statuto dei lavoratori: libertà sindacale
- Statuto lavoratori: repressione condotta antisindacale
- I reati dello statuto dei lavoratori
Cos'è lo statuto dei lavoratori
Lo statuto dei lavoratori, infatti, contiene le principalinorme che regolamentano lo svolgimento dei rapporti lavorativi, come l’agiredel sindacato all’interno dell’azienda, i diritti sindacali, le proceduredisciplinari e una delle più importanti tutele contro i licenziamentiillegittimi, dettata dal famoso articolo 18.
Si tratta del frutto di decenni di studi, proposte etentativi di regolazione tesi a rispondere all’esigenza di creare un dirittodel lavoro post-fascista e di adeguarsi alla mutata rilevanza dei rapportilavorativi.
Prima del 1970, infatti, la normativa giuslavoristica esindacale italiana era esigua, incompleta e sotto molti aspetti non piùadeguata ai tempi.
Il contenuto dello statuto dei lavoratori
Lo statuto dei lavoratori contiene molteplici previsioni chedisciplinano diversi aspetti della vita lavorativa e sindacale, in maniera, aseconda dei casi, più o meno approfondita.
I titoli che lo compongono sono cinque: uno dedicato alladignità del lavoratore, due alla libertà e alle attività sindacali, il quartoche detta delle disposizioni di carattere generale, il quinto che era dedicatoal collocamento ma le cui norme sono state abrogate dal decreto legislativonumero 297/2002 e l’ultimo che contiene le disposizioni finali e penali.
Statuto dei lavoratori: libertà e dignità del lavoratore
Come appena accennato, il titolo I dello statuto deilavoratori è dedicato alla libertà e alla dignità del lavoratore.
In esso, ad esempio, vengono sanciti la libertà di opinionedi tutti i lavoratori nei luoghi in cui prestano la loro opera e il divieto diindagini sulle opinioni e sono dettate la disciplina sulle guardie giurate e il personale di vigilanza e quellasugli accertamenti sanitari e sulle visite personali di controllo. Sono poiregolamentate le tutele per i lavoratori studenti e le attività culturali,ricreative e assistenziali promosse dall’azienda.
Ma le disposizioni di certo più importanti del titolo Idello statuto dei lavoratori sono rappresentate dall’articolo 4 e dall’articolo7.
Il primo, nel dettaglio, detta la disciplina in materia diimpianti audiovisivi e altri strumenti di controllo dei lavoratori, di recenteriformata dal jobs act.
L’articolo 7, invece, si occupa di sanzioni disciplinari,enucleando la procedura da seguire per la loro applicazione.
Statuto dei lavoratori: libertà sindacale
Il titolo II della legge 300/1970 è invece dedicato allalibertà sindacale. Gli articoli da 14 a 17 dettano infatti delle importantiprevisioni tese ad assicurarne l’esercizio dai parte dei lavoratori.
Ci si riferisce, in particolare, alle norme che sancisconoil divieto di discriminazione in ragione dell’adesione a un sindacato, lalibertà dei lavoratori non solo di aderire al sindacato più vicino alle loroideologia ma anche di non aderire ad alcun sindacato, la disciplina deisindacati di comodo (che sono quelli costituiti o sostenuti dai datori dilavoro).
Il titolo si conclude con la norma “regina” dello statutodei lavoratori: l’articolo 18, dedicato alle tutele contro i licenziamentiillegittimi dei lavoratori assunti sino al 7 marzo 2015 e che non rientrano nelcampo di applicazione dell’articolo 8 della legge 604/1966. Ai lavoratoriassunti a tempo indeterminato dopo la predetta data si applica il cd. contrattoa tutele crescenti, introdotto dal Jobs Act.
Vai alle guide:
- L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori
- Il contratto a tutele crescenti
Statutodei lavoratori: l’attività sindacale
Il titolo III dello statuto disciplina l’attività sindacalesui luoghi di lavoro.
Particolarmente importanti sono le previsioni chedisciplinano il cc.dd. diritti sindacali, tra i quali si segnalano:
- il diritto di assemblea
- il referendum
- il diritto di affissione
- il diritto all’utilizzo dei locali.
Da non trascurare è poi l’articolo 19, che si occupa dellacostituzione delle rappresentanze sindacali aziendali e che ha avuto unpercorso tormentato, segnato dalle modifiche apportate dal d.p.r. numero312/1995 e dalla parziale illegittimità costituzionale decretata dalla Consultacon la sentenza numero 231/2013.
Statuto lavoratori: repressione condotta antisindacale
Tra le previsioni varie e generali dettate dal titolo IVdello statuto, merita una particolare menzione l’articolo 28, che si occupadella repressione della condotta antisindacale.
La disposizione disegna infatti una procedura del tutto peculiarerispetto a quella giudiziaria ordinaria, che prevede una fase preliminare esommaria, attivata dagli organismi locali delle associazioni sindacalinazionali che vi abbiano interesse e che si conclude con decreto.
Contro il decreto è possibile proporre opposizione dinanzial giudice del lavoro e avviare così un giudizio vero e proprio, che siconclude con sentenza e che segue la disciplina dettata dagli articoli 413 eseguenti del codice di procedura civile.
I reati dello statuto dei lavoratori
Come abbiamo accennato sopra, l’ultimo titolo dello statutodei lavoratori detta le disposizioni finali e penali.
Proprio con riferimento a queste ultime, le violazioni dellalegge numero 300/1970 che integrano reato (contravvenzionale) sono quelle dellenorme che:
- dettano la disciplina delle guardie giurate,
- dettano la disciplina degli accertamenti sanitari,
- dettano la disciplina delle visite personali di controllo,
- sanciscono il divieto di subordinare l’occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca a una associazione sindacale o cessi di farne parte.
Vai al testo dello statuto dei lavoratori, testo integrale della legge n. 300/1970