- Il reato di maltrattamenti in famiglia nel codice penale
- La condotta punita
- Cosa si intende per persona della famiglia
- Vittime del reato
- Cosa è compreso nei maltrattamenti
- Caratteristiche del reato di maltrattamenti in famiglia
- La pena per i maltrattamenti in famiglia
- Giurisprudenza sui maltrattamenti in famiglia
Il reato di maltrattamenti in famiglia nel codice penale
Il reato di maltrattamenti in famiglia è previsto e punito dall'articolo 572 del codice penale, con il fine di tutelare la salute e l'integrità psico-fisica di soggetti che appartengono a un contesto familiare o para-familiare.
L'attuale formulazione della norma è frutto della riforma del 2012, che ha trasformato i maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli in quello che è oggi, tecnicamente, il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi, modificandone la disciplina e conferendo alla fattispecie delittuosa una portata più generale.
La condotta punita
Cosa si intende per persona della famiglia
A tal fine, si considerano delle persone di famiglia non solo, come avveniva un tempo, il coniuge, i consanguinei, gli affini, gli adottati e gli adottanti.
Tale concetto è infatti esteso anche al convivente more uxorio, a tutti coloro che sono in qualche modo legati da un rapporto di parentela con il maltrattante e ai domestici con questo conviventi.
Vittime del reato
Cosa è compreso nei maltrattamenti
Venendo alla portata del termine maltrattamenti, secondo la dottrina e la giurisprudenza consolidate può classificarsi come "maltrattante" qualsiasi complesso di atti prevaricatori, vessatori e oppressivi reiterati nel tempo, tali da produrre nella vittima un'apprezzabile sofferenza fisica o morale, o anche da pregiudicare il pieno e soddisfacente sviluppo della personalità della stessa.
A questo proposito, fece molto scalpore, qualche anno fa, la sentenza della Corte di cassazione numero 36503/2011, che ha confermato la condanna per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti di una madre e di un nonno che, per 'eccesso di protezione e attenzioni', avevano di fatto impedito un armonico sviluppo psico-fisico del figlio/nipote.
Caratteristiche del reato di maltrattamenti in famiglia
Da tutto quanto sopra detto, possiamo dedurre le caratteristiche del reato di maltrattamenti in famiglia.
Si tratta, innanzitutto, di un reato proprio, in quanto lo stesso può essere integrato non da chiunque ma solo da coloro che si trovano in una determinata posizione rispetto alla vittima.
Inoltre, è un reato abituale, in quanto le condotte poste in essere dal soggetto attivo possono essere irrilevanti giuridicamente se singolarmente considerate, ma divengono illecite a seguito del loro protrarsi nel tempo.
Infine, per la configurazione dei maltrattamenti in famiglia, è richiesto il dolo generico, ovverosia la coscienza volontà di ingenerare nella vittima, con il proprio comportamento, una serie di conseguenze negative.
La pena per i maltrattamenti in famiglia
La pena base per il reato di maltrattamenti in famiglia è quella della reclusione da due a sei anni.
Tale pena è aggravata in tre ipotesi:
- se dal fatto deriva una lesione personale grave è prevista la reclusione da quattro a nove anni
- se dal fatto deriva una lesione personale gravissima è prevista la reclusione da sette a quindici anni
- se dal fatto deriva la morte è prevista la reclusione da dodici a ventiquattro anni.
La legge n. 69/2019 ha poi previsto che la pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso commesso con armi o in presenza o in danno di:
- persona minore;
- donna in stato di gravidanza;
- persona con disabilità come definita ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Giurisprudenza sui maltrattamenti in famiglia
La giurisprudenza della Corte di cassazione si è confrontata più volte con il reato di maltrattamenti in famiglia.
Ecco cosa ha statuito in alcune delle più recenti sentenze:
Cassazione n. 7518/2021
L'uso sistematico della violenza, quale ordinario trattamento del minore, anche se sostenuto da animus corrigendi, non può rientrare nell'ambito della fattispecie di abuso dei mezzi di correzione, ma concretizza, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, gli estremi del più grave delitto di maltrattamenti.
Cassazione n. 761/2019
Cassazione n. 50304/2018
Cassazione n. 27088/2017
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