Un delitto è preterintenzionale quando da un'azione o un'omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello che l'agente voleva
- La preterintenzione nel codice penale
- Esempio di preterintenzione
- Delitti aggravati dall'evento
- Aborto preterintenzionale
- Aberratio delicti e preterintenzione
La preterintenzione nel codice penale
Il concetto di preterintenzione emerge dall'articolo 43 del codice penale, che in sostanza sancisce che nel reato preterintenzionale (ovvero oltre l'intenzione) il soggetto agente, con un suo comportamento volontario, provoca un reato (e quindi un evento dannoso) con conseguenze più gravi di quelle realmente volute.
Esempio di preterintenzione
Per comprendere meglio il concetto di preterintenzione basta pensare alla principale ipotesi di reato preterintenzionale prevista dal nostro ordinamento penale: l'omicidio preterintenzionale.
Si tratta di un delitto punito dall'articolo 584 c.p., per il quale "chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articoli 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni".
Tale ipotesi di reato si configura, insomma, quando il soggetto agente provoca il decesso di una persona compiendo atti diretti a cagionare delle semplici lesioni (o comunque percosse) senza però volerne la morte.
Delitti aggravati dall'evento
Si parla di preterintenzione, poi, anche con riferimento ai delitti aggravati dall'evento, che si verificano quando l'ulteriore evento dannoso o pericoloso è posto a carico del soggetto che ha tenuto una condotta criminosa sulla base del semplice rapporto di causalità.
Aborto preterintenzionale
Per comprendere meglio il concetto di preterintenzione possiamo infine citare il reato di aborto preterintenzionale, previsto dalla legge n. 194/1978 (legge sull'aborto): tale ipotesi di reato si configura quando il soggetto agente, intendendo provocare delle semplici lesioni a una donna, ne provoca involontariamente l'interruzione della gravidanza.
Aberratio delicti e preterintenzione
La preterintenzione va tenuta distinta da un'ipotesi affine, che è quella dell'aberratio delicti. Sia nell'uno che nell'altro caso, infatti, l'agente cagiona un evento differente da quello voluto, ma, mentre nel delitto preterintenzionale il reato più grave commesso è comunque lesivo del medesimo bene giuridico "preso di mira" dall'agente (omicidio invece che lesioni o percosse), nell'aberratio delicti il reato cagionato è del tutto diverso da quello che l'agente aveva in mente (nell'esempio di scuola, il soggetto che intendeva colpire una persona con una pietra in realtà danneggia una vetrina).
Data: 15 luglio 2020