Banda larga.
La manovra prevede all’art. 30 che il Ministero dello Sviluppo economico predisponga un apposito progetto strategico nel quale vengono individuati interventi per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione a banda larga e ultralarga, anche mediante la valorizzazione di infrastrutture già esistenti. Questo al fine di raggiungere gli obiettivi dell'Agenda digitale europea, concernenti il diritto di accesso a internet per tutti i cittadini "a una velocità di connessione superiore a 30 Mb/s" (e almeno per il 50% "al di sopra di 100 Mb/s"). In conformità all'articolo 106 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, la disposizione specifica che le infrastrutture ricomprese nel progetto strategico costituiscono servizio di interesse economico generale. Il progetto mira a realizzazione infrastrutture passive, aperte e neutre, per lo sviluppo di reti di comunicazione elettronica a banda larga e ultralarga. Per la definizione del sistema tariffario, (che dovrà essere idoneo a incentivare gli investimenti necessari alla realizzazione della predetta infrastruttura nazionale e ad assicurare comunque una adeguata remunerazione dei capitali investiti), è competente l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è competente per la definizione del sistema tariffario. Con un decreto del Ministero dello sviluppo economico e del Tesoro, si adotteranno i provvedimenti necessari per l’attuazione della presente disposizione. Il progetto strategico può essere finanziato mediante risorse pubbliche, anche afferenti agli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali europei 2007/2013.