Il mantenimento diretto

Dal 2006 la contribuzione alle esigenze dei figli tramite assegno può essere sostituita o affiancata da un sostegno diretto
L'assegno di mantenimento

di Valeria Zeppilli

 

 

Cos'è il mantenimento diretto

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Il mantenimento diretto è quella forma di assistenza economica che il genitore separato dà ai propri figli non versando un assegno periodico, ma provvedendo direttamente a soddisfare le loro esigenze.

Si tratta di una modalità di sostegno che contribuisce a una piena attuazione del principio della bigenitorialità in quanto, in sostanza, crea una situazione non dissimile sotto questo aspetto da quella di una famiglia unita.

Il concetto di mantenimento

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Nell'esaminare il mantenimento, si rende opportuna una precisazione di carattere generale sull'istituto del mantenimento.

Tale nozione, infatti, ha una portata molto ampia e ha ad oggetto il soddisfacimento di esigenze che non possono essere ricondotte esclusivamente all'obbligo alimentare, ma che riguardano numerosi altri aspetti, quali quello abitativo, quello scolastico, quello medico, quello sportivo e quello sociale, e si estendono anche all'assistenza morale e alla garanzia di un'organizzazione domestica idonea a rispondere alle esigenze di cura ed educazione dei figli.

L'obbligo di mantenimento trova origine nella procreazione ed è uno dei tanti che caratterizzano la responsabilità genitoriale.

L'introduzione del mantenimento diretto

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Di mantenimento diretto si è iniziato a parlare nel nostro ordinamento solo con la riforma di cui alla legge numero 54/2006, che ha rinvenuto in esso uno strumento per una migliore attuazione del principio di bigenitorialità. Il minore beneficiario di mantenimento diretto, infatti, continua ad avere dei legami forti sia con la madre che con il padre, ricevendo da entrambi il sostegno necessario direttamente e concretamente.

Tale sistema, inoltre, evita il passaggio del denaro destinato al figlio nelle mani dell'ex coniuge e, di conseguenza, anche le spiacevoli situazioni in cui i minori si trovano privi del contributo del genitore non collocatario solo ed esclusivamente perché quest'ultimo vuole fare un dispetto all'altro.

Mantenimento diretto e affidamento condiviso

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Il mantenimento diretto, in ogni caso, non è un'automatica conseguenza dell'affido condiviso, in quanto resta in capo ai genitori la possibilità di scegliere per il mantenimento indiretto. In ogni caso la dottrina è forte nel ritenere che si tratti della forma di legge del mantenimento.

A tal proposito va comunque dato conto del fatto che la giurisprudenza ha in passato affermato che “l'art. 155 c.c., riformato, nello stesso secondo comma in cui prevede in via prioritaria "la possibilità che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori", dispone che il giudice fissi "altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento...", così conferendo allo stesso giudice un'ampia discrezionalità, sempre ovviamente "con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale" della prole� (Cass. n. 785/2012). 

Mantenimento diretto e collocamento paritario

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Allo stesso modo, il mantenimento diretto non è necessariamente associato al collocamento paritario.

Infatti, come in qualche modo si evince anche da quanto detto sopra, il mantenimento diretto è possibile anche quando il figlio è collocato in via prevalente presso un genitore, con determinazione del diritto di visita da parte dell'altro.

Il ruolo del giudice

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Le modalità e la misura della partecipazione di ciascun genitore nella vita del figlio devono essere determinate dal giudice, che quindi svolge un ruolo di primo piano sino ad entrare, sotto certi aspetti, nel merito della vita del minore.

 

In ogni caso, ad oggi sono pochi i casi in cui il mantenimento diretto ha trovato effettiva applicazione. Si tratta tuttavia (sebbene non sia di certo questo il fine che ha ispirato la sua introduzione) di un modo per responsabilizzare il genitore non collocatario non solo all'assistenza economica in senso stretto ma anche alla cura e all'educazione dei figli.

Guida inserita a Settembre 2017