Appello: appellabilità delle sentenze dei tribunali amministrativi regionali. Contenuto del ricorso in appello e legittimazione a proporre appello.
Secondo l’art. 100, avverso le sentenze dei tribunali amministrativi regionali può essere proposto appello al Consiglio di Stato, ad eccezione delle sentenza emesse dal Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, che vanno proposte al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana.
L’art. 101, stabilisce cosa deve contenere il ricorso in appello: innanzitutto, l’indicazione del ricorrente, del difensore, delle parti nei confronti delle quali è proposta l’impugnazione, della sentenza che si impugna, nonché l’esposizione sommaria dei fatti, poi le specifiche censure contro i
capi della sentenza gravata, le conclusioni, la sottoscrizione del ricorrente se sta in giudizio personalmente oppure del difensore con indicazione, in questo caso, della procura speciale rilasciata anche
unitamente a quella per il giudizio di primo grado. Il secondo comma precisa che si intendono rinunciate le domande e le eccezioni dichiarate assorbite o non esaminate nella sentenza di primo grado, che non siano state espressamente riproposte nell’atto di appello o, per le parti diverse dall’appellante, con memoria depositata a pena di decadenza entro il termine per la costituzione in giudizio. Per quanto riguarda la legittimazione a proporre appello, possono proporre appello le parti fra le quali e' stata pronunciata la sentenza di primo grado. Per quanto riguarda l’interventore, soltanto se titolare di una posizione giuridica autonoma, può proporre appello.