Il demansionamento
- Demansionamento: lo ius variandi nel codice civile
- La normativa: l'articolo 2103 c.c.
- Il demansionamento nelle situazioni di crisi
- Il Jobs Act e il demansionamento
- La Cassazione sul demansionamento
Demansionamento: lo ius variandi nel codice civile
Pertanto, lo ius variandi si configura sia in senso orizzontale con l'attribuzione di mansioni equivalenti, sia in senso verticale con il conferimento di mansioni di carattere superiore. Per contro, è esclusa, pena la nullità dell'atto, la possibilità del demansionamento del lavoratore e tale sbarramento opera tanto nell'ipotesi in cui il demansionamento operi per atto unilaterale da parte del datore di lavoro quanto nel caso di un accordo in tal senso tra le parti.
La normativa: l'articolo 2103 c.c.
Il demansionamento nelle situazioni di crisi
La contrattazione collettiva è legittimata a porre meccanismi convenzionali di mobilità orizzontale prevedendo, con apposita clausola, la fungibilità funzionale tra esse per sopperire a contingenti esigenze aziendali ovvero per consentire la valorizzazione della professionalità potenziale di tutti i lavoratori inquadrati in quella qualifica senza per questo incorrere nella sanzione di nullità del secondo comma dell'articolo 2103.
Il demansionamento dopo il Jobs Act
» La tutela del licenziamento Jobs Act
La Cassazione sul demansionamento
Cassazione n. 6941/2020
Cassazione n. 32982/2019
La prova del danno da demansionamento e dequalificazione professionale può essere offerta dal lavoratore anche ai sensi dell'art. 2729 c.c. con l'allegazione di elementi presuntivi gravi, precisi e concordanti. L'onere del lavoratore di specifica allegazione dei fatti è alleggerito però in caso di inadempimento del datore di lavoro con conseguente totale inattività del lavoratore.
Cassazione n. 19923/2019
In caso di accertato demansionamento professionale del lavoratore in violazione dell'art. 2103 cod. civ., il giudice del merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente motivato, può desumere l'esistenza del relativo danno - avente natura patrimoniale e il cui onere di allegazione incombe sul lavoratore - e determinarne l'entità anche in via equitativa, con processo logico - giuridico attinente alla formazione della prova, anche presuntiva, in base agli elementi di fatto relativi alla qualità e quantità della esperienza lavorativa pregressa, al tipo di professionalità colpita, alla durata del demansionamento, all'esito finale della dequalificazione e alle altre circostanze del caso concreto.
Cassazione n. 17365/2018
Quando il lavoratore alleghi un demansionamento riconducibile ad inesatto adempimento dell'obbligo gravante sul datore di lavoro ai sensi dell'art. 2103 c.c., è su quest'ultimo che incombe l'onere di provare l'esatto adempimento del suo obbligo: o attraverso la prova della mancanza in concreto del demansionamento, ovvero attraverso la prova che fosse giustificato dal legittimo esercizio dei poteri imprenditoriali o disciplinari oppure, in base all'art. 1218 c.c., a causa di un'impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.