Caldo, sole e mare non bastano a giustificare la tintarella presa come madre natura ci ha fatti, non almeno in spiagge che non sono state adibite al nudismo. Spiagge in cui siano apposte delle speciali recinzioni per delimitarne l'area e ghettizzare dovutamente gli impudichi bagnanti.

Tutto ciò se lo rammenterà bene il signor M. P. La prossima volta che si farà tentare dall' "adamismo"; il poveretto si è visto appioppare una bella multa di 1.200 euro perché prendeva il sole nudo in una spiaggia di Taormina, non dedicata però ai nudisti. Inutile il tentativo di convincere i carabinieri che la spiaggia da sempre fosse meta di nudisti, e che egli stesso fosse in compagnia di un'altra decina di persone, proprio quel giorno. Compagni di "nudità" spariti alla velocità della luce (chissà dove nascondevano i missili supersonici!), evidentemente consapevoli dei guai in cui sarebbero incappati. Il povero signor M. ha voluto invece difendere a spada tratta (!) il suo diritto e si è rivolto persino alla suprema corte convinto di poter avere giustizia.

Ma la Terza sezione penale, con sentenza 28990/2012, ha confermato la validità della sanzione sottolineando che "si deve escludere che la nudità integrale, a causa dell'evolversi del comune sentimento, non sia più idonea a provocare turbamento nella comunità attuale". Aggiungendo che sono ammessi i bagnanti senza costume solo "nella particolare situazione di campi di nudisti, riservata a soggetti consenzienti, ma non in luoghi pubblici o esposti al pubblico". Non dunque il caso della spiaggia scelta dal 40enne, dato che, come riportato dagli ermellini "la spiaggia era frequentata, in maggioranza da bagnanti, adulti e minori, indossanti il costume, mentre i nudisti erano in numero estremamente ridotto e sparso, sicché tali caratteristiche, unitamente al carattere pubblico dello spazio e alla sua non delimitazione, dovevano rendere evidente all'imputato la consapevolezza del proprio anomalo comportamento". Certamente, dora in avanti, il signor Massimo P. spenderà volentieri qualche decina di euro per coprirsi le "vergogne" oppure selezionerà più attentamente le sue mete balneari.
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

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