di Gabriella Filippone
La comunicazione del Ministero del Lavoro con il quale viene approvato il regolamento rielaborato e spedito in bozza dalla Cassa il 20.6.2014.
Insomma, volendo mantenere una qualche ironia, sembra quasi che il Direttore Generale dr. Edoardo Gambacciani, firmatario, abbia come assaporato e gustato amabilmente la "deliziosa pietanza", servita in pieno mese di agosto, a circa 60.000 Avvocati, si questa specie di cibo degli Dei. Questa saggezza benevola, profusa largamente e generosamente in favore di giovani Avvocati e non, in ristrettezze economiche, quantomeno professionali. Qant'è generosa la Cassa Forense!
Intendo riferirmi alla nota correttiva di Cassa Forense, che "alla svelta alla svelta, all'insegna del minimo sforzo massimo rendimento" sarebbe riuscita, brillantemente, a rimodellare un Regolamento in forte odore di illegittimità, restituendo quindi ai Ministeri Vigilanti un Regolamento da perfetto manuale giuridico/politico, nonchè ministeriale. Come dire? Un Regolamento 10 e lode, anzi no, per la lode manca qualcosina, roba di poco conto, comunque. Da bollino blu, quasi.
Forse sono io quella che non sa gustare cotanta bontà regolamentare, che cerca invano tra le righe della missiva ministeriale parametri reddittuali nuovi ed autonomi. Si, proprio quelli, dove sono? Forse sono un'ingenua, come diceva la buonanima del "mi babbo", io non li trovo, qualcuno me li indichi, me li spieghi.
- nel rilevare "la criticità .. nella scelta operata dalla Cassa di fissare i minimi contributivi per coloro al di sotto dei parametri reddituali, operando un richiamo ai minimi già previsti .. piuttosto che prevederne di nuovi ed autonomi";
- "in considerazione degli elementi di forte indeterminatezza sottostanti le ipotesi attuariali ..";
- "c'è una nuova realtà della professione, fatta anche di difficoltà lavorative, che alla lunga non possono non riflettersi sui flussi contributivi.. ", ritenevate pertanto necessario, per la prosecuzione dell'iter procedimentale di approvazione, di attendere che Cassa Forense "si determini ad apportare le opportune modifiche al Regolamento posto al vaglio" del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Forse è solo questione di gusti, di diversi palati. La pietanza estiva servitaci non è di mio gradimento, troppo pesante. Tutto qui, inutile "farsi sangue amaro". Sorridiamo, la vita è bella, lo sa anche Benigni.
Sarà bello lavorare poco, guadagnare poco e quel poco, dedotte le spese, destinarlo in pagamento dei contributi minimi obbligatori dovuti al mio eccelso istituto di previdenza, si perchè da oggi posso dire che è mio, la Cassa Forense, quel caro istituto previdenziale privato, ha voluto per forza dotarmi di cittadinanza previdenziale, della sua per l'esattezza! L'INPS non andava bene!
Il ns. istituto non è proprio riuscito a trattenersi da questo suo impeto generoso e protettivo! Eppure io non lo volevo, è stato inutile ripetere "no grazie", sono astemia, non ubriacatemi di una previdenza che non capisco e che non mi fornisce alcun vantaggio o posizione previdenziale. Vi prego! Per carità, con tutti i problemi dell'Avvocatura, volgete altrove le Vs. amabili attenzioni, dedicatevi ad altro! E' stato inutile, come parlare ai sordi! Ed eccomi qui, a scrivere, ancora leggermente istupidita ed incredula.
Sarà bello pagare da contribuente silente, alias pagare senza diritto ad accedere ad una pensione per raggiunti limiti di età. Pagare così, "per sport", per ricevere in cambio 0 (zero). Sai la soddisfazione? Tra otto anni circa quando questi "meravigliosi" vantaggi (contributi minimi obbligatori) cesseranno, e dovrò pagare i miei esosissimi contributi per intero, sarà decisamente liberatorio cancellarmi dall'albo degli Avvocati, tanto a me manco piace moltissimo come lavoro, troppo "insalubre" e velenoso a mio sentire, poi a "questi forzosi prezzi previdenziali", a conti fatti, meglio perderlo che tenerlo un siffatto lavoro.
I love You Cassa Forense, tha same as You love me. Per otto lunghi anni godrai dei miei contributi a perdere, per me a perdere, bada bene, non per te, cara Cassa, tu saprai come impiegare i miei soldini, non mi dovrai nemmeno costituire una pensione! Diciamo la verità, generosità per generosità faccio più bella figura io!
Ossequi, se mi leggi
Per i Colleghi che avessero aperto questo link in cerca di informazioni pratiche, e magari dei miei guai personali importa molto relativamente, se non nella misura in cui li condividano con me, fornisco un esempio di conversazioni che corrono sul web in queste ore (i nick sono omessi):
scusate ma chi nn supera i fatidici 10.300 euro all'anno quanto deve pagare e per quanto tempo? grazie
l'esperto è .. , chiediamo a lui, mi pare che lui sostenga si paghi intorno agli 850 euro. altri, più pessimisti pensano a 1500 euro circa.
che poi anche volendo incominciare a versare per avere quanto e a che età se si comincia intorno ai 40 anni?
a 40 sei in tempo per il pelo della cuffia, forse dovresti riscattare qualche annualità arretrata, però in misura non agevolata, e con gli interessi. e cmq sei certo di poter riscattare salatamente anni in cui non hai lavorato che però ti "fanno pensione"? Di poter sostenere, dopo alcuni anni a regime di contributo agevolato, il contributo pieno che si aggira oggi intorno ai 3500 euro? Io no. Poi dicono che in italia non c'è lavoro. A me pare più corrispondente che in Italia non ci vogliano far lavorare.
Allora... se io volessi pagare gli arretrati... dovrei dare tipo 40000 euro, follia quindi. Pertanto, se sarò costretto a pagare, pagherò il minimo possibile, ossia i famosi 850 euro visto che il regolamento me lo consente per qualche anno. A quel punto, o cambiano la legge, o divento ricco, oppure espatrio!!!! Per rispondere alla vostra domanda di sempre: SÌ, SI POSSONO PAGARE 850 EURO se non importa di avere riconosciuti sei mesi di contribuzione (anzichè l'anno intero), se si fattura meno di 10300 euro e sempre se non si è già iscritti alla cassa da 5 anni. Basta leggere attentamente il regolamento, il quale consente di fare un calcolo per ogni singola situazione. Non stiamo tutti nelle stesse condizioni, per una questione di iscrizione alla cassa precedente e per una questione di fatturato.
- a quanto ammontano i contributi per chi nn supera i 10.300 annui?
- Dipende. Ecco cosa ho scritto sulla pagina Previdenza Forense:
Rileggendo la norma, il contributo minimo soggettivo è ridotto di 1/4 per i primi 6 anni di iscrizione e della metà nei 2 anni residui dell'arco temporale di 8 anni ai sensi dell'art. 9.
In altre parole, nei primi sei anni si paga 695 euro di contributo minimo soggettivo. Nel settimo e ottavo anno, 1390 euro.
Per quanto riguarda il contributo integrativo, questo non è dovuto nei primi cinque anni di iscrizione ed è ridotto della metà nei successivi quattro anni per gli avvocati under 35 e per gli iscritti agli albi prima dell'entrata in vigore del regolamento.
Ai sensi dell'art. 12 u.c. nei confronti di coloro che, alla data di entrata in vigore del presente Regolamento erano già iscritti in un Albo forense ma non alla Cassa, le agevolazioni contributive di cui all'art. 7 si applicano senza tenere conto dei limiti di età ivi previsti.
Il contributo per maternità si applica invece a tutti.
Dunque, se i miei calcoli non sono sbagliati, un avvocato quarantenne, iscritto all'albo ma non alla cassa, vista l'iscrizione d'ufficio:
Nei primi cinque anni dovrà pagare 845 euro:
695 (contributo minimo soggettivo)
0 (contributo integrativo)
150 (contributo maternità).
Nel sesto anno, 1195 euro:
695 (contributo minimo soggettivo)
350 (contributo integrativo)
150 (contributo maternità)
Nel settimo anno e ottavo anno, 1890 euro:
1390 (contributo minimo soggettivo)
350 (contributo integrativo)
150 (contributo maternità)
Il nono anno, 3280 euro:
2780 (contributo minimo soggettivo)
350 (contributo integrativo)
150 (contributo maternità)
Dal decimo anno, 3630 euro:
2780 (contributo minimo soggettivo)
700 (contributo integrativo)
150 (contributo maternità)
Naturalmente non ho tenuto conto delle possibili rivalutazioni e aumenti che verranno fatti negli anni successivi.
Prendo in prestito la foto scattata da un Collega col cellulare: un estratto della pagina internet in cui il ns. Presidente ci porge la sua novella: "Approvato il Regolamento ex art. 21, comma 9, L.247/2012"
Comunichiamo ai Colleghi che un gruppo di Avvocati ha preso la decisione di redigere il Ricorso per l'impugnativa al Tar. Ribadiscono che c'è bisogno di idee e dell'apporto di tutti.
Contattate i Colleghi promotori dell'iniziativa tramite il social network facebook, gruppi forensi "Previdenza Forense" e "Istituzione Gestione Separata Cassa Forense", inviate loro (non a me, grazie) in pvt i Vs. motivi di diritto riguardanti l'illegittimità del Regolamento. Siamo tutti chiamati a contribuire attivamente, stante il fatto che questa volta per molti ne và della permanenza all'Albo.
E' giunto il momento per le Associazioni Forensi di prendere una precisa e fattiva posizione in ordine alla situazione in atto. I promotori dell'iniziativa rivolgono un "appello" a tutti i Colleghi ed ai rappresentanti delle Associazioni Forensi per presentare insieme un Ricorso al Tar avverso il Regolamento approvato. Agifor, MGA, Sindacato Avvocati Calabria, ANAI ed altre associazioni forensi sensibili al tema sono pronte a firmarlo (ad adiuvandum) e farlo proprio?
Il Ricorso elaborato sarà messo immediatamente in Rete a disposizione dei Colleghi.
Non solo Ricorso al Tar (che attiene a determinati vizi dell'atto che si intende impugnare), i contributi previdenziali saranno contestati anche davanti al Giudice del Lavoro, con richiesta di sospensiva della contribuzione richiesta fino all'esito del giudizio.
Per essere Avvocati, per essere liberi.
Segnalo questo evento:
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alle ore 11.00
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Roma Via San Carlo da Sezze, 2/a presso Centro Culturale Teorema
Domenica 7 settembre dalle ore 11 in ROMA alla Via San Carlo da Sezze 2a, 00178 Roma (zona Quarto Miglio)
Il PROGRAMMA prevede:
1) Illustrazione e raccolta firme ricorso Tar avverso regolamento ex art. 21 comma 9 legge 247/2012;
2) Illustrazione e distribuzione ricorso giudice del lavoro avverso contributi previdenziali CF;
3) Nomina coordinamento nazionale e sezionale del comitato "avvocatura di base per la rinascita dell'avvocatura libera;4) Candidatura dell"avvocatura di base per la rinascita dell'avvocatura libera" in tutti i fori per le elezioni di gennaio 2015 dei coa;
5) Adesioni di associazioni, comitati, gruppi, singoli all' "avvocatura di base per la rinascita dell'avvocatura libera" che non è l'ennesima associazione ma una metassociazione (comitato) per il raggiungimento concreto dello scopo generale dell'avvocato liberoInfo evento: http://www.facebook.com/events/903323556364261/
Immagine: via http://blog.vita.it |
Rassegna News Giuridiche by Avv. Gabriella Filippone
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